Io su FaceBook non ci sono.
O meglio: una volta, diversi mesi fa, mi sono anche iscritta. Sì, lo so, sono una debole. La curiosità è stata più forte di me. Mi sono iscritta per curiosare e poi il giorno dopo mi sono anche cancellata. Perché non ci ho visto nulla di interessante su questo social network di cui tutti parlano e farneticano ... L'ho considerato subito una grande perdita di tempo, che sottraeva tempo prezioso a cose che invece mi interessano di più.
Io uno spazio nel web in fondo ce l'ho già. Anzi, anche più di uno. E non mi interessa ritrovare ex morosi o amici d'infanzia che non sento e non vedo da un'eternità. In fondo se non siamo più in contatto qualche motivo ci sarà. Le persone con cui ho uno stretto legame e con cui desidero mantenere i rapporti anche dal vivo oltre che fuori dal web conoscono il mio indirizzo e il mio numero di telefono.
Invece, dopo meno di 24 ore da quando mi ero iscritta per dare una sbirciatina, ho ricevuto i primi messaggi di spam. Da persone mai viste né conosciute prima, che contano appunto sull'ingenuità e curiosità dei destinatari dei loro messaggi. Ad esempio, ho ricevuto un messaggio da un'illustre sconosciuta che dalla Sicilia mi ha scritto: "Ma tu sei Elisa di Padova?" E già, proprio io. Non era tanto difficile da indovinare, dato che era scritto nel mio profilo.
Ma se uno riceve un messaggio così magari ci casca. Pensa di averla già conosciuta quella persona lì. In un'altra vita, magari. Io, però, che non sono neanche particolarmente sgaia, ma che per quanto riguarda internet sono diventata abbastanza cauta, come ho ricevuto i messaggi in questione mi sono subito cancellata. Beh, non proprio cancellata. Perché Facebook è, tra le altre cose, veramente subdolo e dispettoso. Una volta che ti sei iscritta non ti permette di cancellarti (quindi se casualità volesse che non vi foste ancora iscritti e foste tentati di farlo, rifletteteci un momentino di più). Solo di disattivare il tuo profilo. La differenza? Semplice, nessuno può visitare il tuo profilo, perché tanto è disattivato, però periodicamente ti arrivano dei messaggi da FaceBook che ti invita a ripensarci e a riattivarlo. Se per caso qualcuno sa come cancellarsi definitivamente (senza dover intraprendere una causa legale contro FaceBook, che tanto sicuramente perderei perché sarebbe come fare il solletico ad un gigante) me lo faccia sapere per piacere. Perché io non sono riuscita a capirlo.
Oltretutto, non mi piace l'idea di essere iscritta a FaceBook perché farlo significa seguire la corrente. A me non piace molto fare quello che fanno tutti gli altri (non sono esageratamente anticonformista, ma un pochino sì ...), non mi piace seguire la massa, se possibile mi piace distinguermi da essa... quindi FaceBook non mi avrà. Può tenersi il mio profilo disattivato, per quanto mi riguarda, ma niente di più.
Anche se... di FaceBook nel web si continua a parlare. Apprendo che il New York Times ha pubblicato la notizia secondo cui un'azienda russa, la Digital Sky Technology, avrebbe investito 200 milioni di dollari su FaceBook, acuisendone così una quota equivalente a ... l1.96%, nientemeno! Sì, perché il valore complessivo di FaceBook sarebbe di 10 miliardi di dollari. Qualcuno nel web, ha calcolato che con queste cifre, dato che il numero totale degli iscritti è approssimativamente di 200 milioni, utente più utente meno (non saprei dire se in questo calcolo sono inclusi gli innumerevoli account doppi e fasulli che spuntano come i funghi nel sottobosco), ogni profilo varrebbe diciamo 50 dollari, ovvero, suggerisce l'autore del post, quasi quanto un volo low cost. Onestamente preferisco andare a piedi. E rimanere nel mio anonimato, lontana dal libro delle facce ... che poi se la tua faccia non la metti nel tuo profilo, chi potrà distinguerti dagli inevitabili omonimi?
Non la pensava così Noemi Letizia ... ve la ricordate? La diciottenne napoletana coinvolta in piccolo scandalo con il nostro premier che andò a farle visita alla sua festa di compleanno, etc. etc., ometto i dettagli, tanto se ne è parlato tantissimo ovunque. Ecco, lei ha voluto esserci su FaceBook e anche sul Messenger, un altro programmino che mi è tanto simpatico (e pensare che in passato sono stata una grande fan di ICQ)... e ha pensato anche che qualcuno potesse capire la differenza tra la vera Noemi ed eventuali sosia ... invece, riferiscono oggi i giornali, qualcuno le ha soffiato la password, sia del messenger che del profilo su FaceBook e non oso pensare a quali porcherie scrive a nome suo.
Qualche settimana fa, dalla parrucchiera, però, leggevo su una rivista femminile (non ricordo quale, forse Donna Moderna) che FaceBook sta passando di moda, la gente si stanca, comincia a condividere la mia idea che FaceBook sia una gran perdita di tempo, così anche alcuni personaggi famosi che si erano iscritti e che avevano accettato tra i propri amici i fans e le persone comuni, stanno abbandonando il network, vale l'esempio di Daria Bignardi, che l'ha mollato perché si è resa conto che non riusciva più a starci dietro. Pare che adesso FaceBook sia storia vecchia, verrà soppiantato da Twitter ... che non ho ancora capito bene cos'è, l'unica cosa che intuito è che c'entra col telefonino (oggetto con cui io ho un pessimo rapporto) e ammetto che deve essere abbastanza famoso, perché se ne è parlato persino in una puntata di Brothers and Sisters ...
Tuttavia, FaceBook, nonostante tutto, ogni tanto porta anche cose buone.
E' sempre notizia di oggi quella di una signora inglese che ha ritrovato il figlio che 27 anni fa, quando questi aveva solo 2 anni, le era stato portato via dal padre del bambino, ora adulto, e portato in Ungheria contro la sua volontà. Di fatto un rapimento. Per anni aveva cercato inutilmente di rintracciarlo, finché pochi giorni fa si iscritta su FaceBook e lo ha ritrovato in un batter d'occhio. Si sono anche già rivisti, ma il figlio non conosce l'inglese, lei non conosce l'ungherese e così hanno avuto delle difficoltà nel comunicare.
Una mia conoscente di un gruppo di grafica, al quale non sono più iscritta, poco tempo fa ha raccontato nel gruppo un'esperienza molto simile, solo che questa non è andata a finire sui giornali e non so nemmeno più quali siano stati gli sviluppi. Questa signora ha un figlio adottivo. Questo ragazzo, spinto dalla madre, una volta compiuti i 18 anni ha cercato e ritrovato su FaceBook un suo fratello adottivo con il quale aveva condiviso una famiglia che li aveva avuti entrambi in affido alcuni anni fa, prima che venissero entrambi adottati dalle famiglie attuali. Quando i due si sono ritrovati c'è stato molto entusiasmo da entrambe le parti, poi improvvisamente il silenzio. La signora che conoscevo io aveva paura che la famiglia dell'altro ragazzo si fosse intromessa in modo negativo. Io sono rimasta perplessa quando sono venuta a conoscenza di questa storia, perché da una parte penso che il fatto che questi due ragazzi si siano ritrovati sia una cosa bella, dall'altra penso che l'altra famiglia non era preparata, non aveva avuto tempo per rifletterci sopra come invece aveva fatto la mia conoscente. Mi resta un po' difficile decidere se questa signora abbia agito per il meglio o se sia stata un po' troppo precipitosa. Certo è che lei ha agito in buona fede. Come ho detto, non sono più in quel gruppo, e perciò ignoro come sia andata a finire.
Anche oggi mi sono cimentata con i glitter ed ho preparato un paio di scritte (ed altre ne farò presto), basandomi sulle ricerche che conducono al mio blog. Ne posto qui una. Il codice per pubblicarla sui vostri blog e l'altra scritta li trovate qui.