mercoledì 28 settembre 2011

Velocemente

Come ho già scritto in risposta ai vostri commenti al post precedente, M. ha fatto oggi il clisma opaco, adesso è un po' scombussolato e si sta riprendendo. Avrebbe dovuto entrare in ospedale questo pomeriggio, invece stamattina abbiamo ricevuto la chiamata di un chirurgo che scusandosi per il disguido ci ha comunicato che l'intervento di domani era slatato. Successivamente con un'altra telefonata, una delle specializzande del reparto nefrologico ci ha informati che spostavano tutto di un giorno, quindi M. dovrà presentarsi in ospedale domani pomeriggio per il ricovero e l'operazione avrà luogo venerdì mattina ... è andata a finire che l'intervento sarà proprio il giorno del nostro anniversario di matrimonio! Che bellezza. Cerchiamo di essere positivi e di prenderlo come un buon auspicio... anche se, beh, non mi facevo troppe illusioni riguardo all'anniversario di quest'anno, ma speravo fosse almeno un po' meglio di così.

Intanto i nostri lavori vanno avanti, domenica abbiamo ordinato finalmente la libreria nuova, sono riuscita a riordinare un po' di più la casa anche se siamo ancora un po' accampati, quando avremo i mobili nuovi andrà meglio. Fra qualche giorno dovrebbero portarci la lavasciuga, i lavori di ritinteggiatura esterna del condominio sono già incominciati, anche se per ora stanno dipingendo la palazzina di fronte.

Detto questo, devo assolutamente scappare, ma vi aggiornerò appena posso. Scusate se nel frattempo non riesco a passare nei vostri blog o a rispondere a tutti i commenti individualmente. Riprenderò a farlo appena avrò un po' più di quiete.

venerdì 23 settembre 2011

Ci siamo

Ieri siamo andati dalla nefrologa del centro trapianti che ci ha detto perentoria che l'intervento per l'innesto del catetere per la dialisi peritoneale avrà luogo quasi sicuramente la prossima settimana e per la precisione giovedì. Poi, avvenuto l'intervento, dovrà restare qualche giorno in ospedale, probabilmente fino al lunedì successivo e infine fare qualche giorno di convalescenza a casa. Per la conferma definitiva della data dell'intervento, riceveremo una telefonata di conferma dall'ospedale a breve. Però non abbiamo ancora la certezza che avverrà quel giorno, dato che all'ultimo momento potrebbe capitare un'urgenza oppure un trapianto e in quel caso l'intervento di M. salterebbe e slitterebbe di una settimana. Noi abbiamo chiesto se possiamo avere qualche giorno in più per finire di sistemare le nostre cose, ma la dott. è stata chiara: se non si tratta di qualcosa di improrogabile è meglio non rimandare, perché se si pospone alla settimana successiva e poi dovessero esserci ulteriori slittamenti, si rischia di andare troppo avanti, tenuto conto anche che una volta avvenuto l'intervento ci vorrà un mese prima che M. sia pronto per poter incominciare la dialisi. Che cosa potevamo dire di fronte a questo? Ce la siamo messa via.

Devo dire che a me veniva un pochino da piangere finché ero lì nell'ambulatorio dell'ospedale, anche se sapevo che l'intervento e la dialisi erano ormai vicine. Ho fatto un po' di fatica a controllarmi e poi sono tornata a casa col magone. In fondo questa parte di tutto quello che dobbiamo affrontare non è nemmeno la peggiore, ma faccio ancora un po' di fatica ad accettare il tutto. Mesi fa avevo tanta paura, ma mi facevo forza, e poi M. aveva così tanti disturbi che non avevo nemmeno troppo tempo di pensare al futuro (poi, da quello che ci dicevano, sembrava che la dialisi si sarebbe potuta evitare), cercavo solo di affrontare i problemi quotidiani. Adesso che tutto sta diventando più concreto e che mi porto sulle spalle così tanti mesi di preoccupazioni, mantenere il controllo è un po' più difficile, ma poi so comunque che devo farlo, non è che abbia molte alternative.

Poi, abbiamo parlato con la dott. anche degli esami ematochimici e strumentali di M. M. ne ha già fatti alcuni che erano finalizzati al trapianto, ma che andavano bene anche in vista dell'intervento per inserire il catetere della peritoneale. Alla visita precedente a quella di ieri gli hanno dato la lista completa di tutto quello che deve fare. Tra questi figura anche un clisma opaco (piacevolissimo esame!). A parte il fatto che non so come si potrà conciliare la preparazione a quest'esame con la dieta di M., dato che lui deve ancora seguire una dieta aproteica e non può mangiare le cose suggerite (carne o pesce bollito) mentre è obbligato a mangiare proprio quelle che si dovrebbero evitare.... va anche detto che la dott. ha fatto un po' di fretta a M. invitandolo a fare questo esame il prima possibile, preferibilmente prima dell'intervento, perché poi con l'esecuzione di questo esame e gli spasmi causati non ho capito bene se dalla preparazione o dall'esame insame in sè, il catetere si potrebbe spostare o danneggiare o qualcosa del genere. Ma allora non ce lo poteva dire prima? Magari a fine agosto quando ci ha dato la lista? Così avremmo avuto un po' più di tempo per organizzare la cosa. Invece ce lo fa sapere adesso quando manca ipoteticamente una settimana all'intervento. Per fortuna siamo riusciti a prenotare l'esame per mercoledì, ma non è l'ideale. Considerando anche che se martedì deve digiunare e da mercoledì notte deve digiunare di nuovo per l'intervento, M. arriverà alla data dell'intervento distrutto. :(

Ritinteggiatura finita

Il pittore aveva detto che ci sarebbe voluta un'intera settimana, 3 giorni solo per la mansarda e poi altri 2 o 3 per la zona notte. A me era sembrato esagerato, ma l'esperto era lui e non ho messo in dubbio, anche se mi veniva male all'idea di dover stare una settimana con tutta la casa sottosopra. Invece poi per fortuna ha terminato in 2 giorni e mezzo.

Ci sono state anche altre piccole incomprensioni, ma alla fine nel complesso è andato tutto bene, a parte il disastro che mi ha lasciato in casa (mia mamma che me l'ha raccomandato mi aveva detto che è un tipo che non sporca tanto, ma in realtà da me ha sporcato tantissimo, è riuscito a schizzare di colore persino tutte finestre che aveva smontato ... allora a che cosa serviva smontarle, dico io?). Comunque, alla fine sono contenta del lavoro, la muffa che c'era in alcune stanze è andata via, adesso è tutto pulito e immacolato, speriamo che duri ... beh, alla fine mi ha messo dei paraspigoli diversi da come li volevo, anche lì non ci siamo capiti, però pazienza, ormai ce li teniamo così.

Il secondo giorno mi ha detto che mi avrebbe terminato la mansarda e poi avrebbe fatto la mia camera e un bagno. Mi ha chiesto quale bagno preferivo fare ed io ho scelto il bagnetto piccolo perché lì avevo la lavatrice, così almeno sistemato quello avrei potuto fare qualche bucato... Ho liberato il bagno piccolo, ma ho lasciato intatto il grande, anche perché ero arrivata a un punto in cui non sapevo più dove mettere la roba, avendo già invaso garage, soggiorno, cucina (le sole parti della casa che non ho ritinteggiato) e persino il pianerottolo, con grande gioia dei miei vicini. Ma poi il pittore senza informarmi ha deciso di fare anche il bagno grande, così senza dirmi niente e prima che potessi accorgermene (tenete conto io ero a 2 stanze di distanza, con le porte chiuse solo per non fare andare la polvere anche lì!), in quattro e quattr'otto ha preso tutto quello che ha trovato nel bagno (asciugamani, accappatoi, tappeto etc.) e mi ha spostato tutto sopra il lavandino e il wc (per fortuna chiuso) del bagno piccolo. Tutte le creme e similaria che ha trovato sopra il mobiletto del bagno le ha ficcate nel lavandino, mettendoci sopra un telo. Poi ha smontato la finestra del bagno (con la sua tenda attaccata) e l'ha appoggiata su una parete del corridoio, mettendoci poi sopra anche la porta, in modo tale che non ho più potuto recuperare la tenda (che naturalmente avevo già lavato la settimana precedente e che avevo lasciato temporaneamente attaccata alla finestra per una questione di privacy: sarò strana, ma preferisco non avere un pubblico quando vado a fare la pipì!). Perché non sia venuto a chiamarmi e a dirmi prima che dovevo liberare anche l'altro bagno è un mistero. Forse ha ritenuto di farmi un favore a sbrigarsela da solo. Non gli è venuto in mente che magari a me disturbasse un po' che un estraneo e per di più tutto sporco di pittura mettesse le mani su cose per noi abbastanza intime ... tsè, uomini! Mi sono accorta di quello che aveva combinato solo a cose fatte, quando Silvia doveva andare in bagno e a quel punto non c'era neanche un bagno disponibile per lei in quel momento!

In qualche momento ho anche pensato che il pittore fosse, come dire, un po' tardo (senza offesa ...) perché gli ho dovuto spiegare ben 4 volte che avremmo cambiato le appliques della mansarda e che quindi mi smontasse anche le placche perché quelle nuove, che tuttavia non abbiamo ancora acquistato, avrebbero avuto una forma diversa e neanche dopo tutte queste spiegazioni aveva capito. Gli avevo anche richiesto espressamente di spostare lui i mobili. Gli avevo spiegato che M. non poteva fare sforzi e per quali gravi motivi, ma lui il secondo giorno quando avrebbe potuto già risistemarmi i mobili della mansarda è venuto senza il figlio che gli fa dall'aiutante e pensava che tanto avrebbe potuto aiutarmi mio marito. In teoria avrei potuto incominciare a ripulirela mansarda già al martedì pomeriggio, invece così ho dovuto aspettare fino al giorno dopo, quando ha fatto tornare il figlio.

Inoltre, ho fatto fatto vedere esattamente a pittore padre il tipo di paraspigoli che avevamo già e gli ho detto che li avrei voluti eguali per gli spigoli delle scale che non erano ancora stati protetti e lui invece mi ha messo un tipo diverso e più costoso. Infatti alla fine mi sono trovata 100 euro in più nel conto, ma probabilmente dovuti anche al fatto che ha dovuto far venire suo figlio una volta in più rispetto a quello che aveva preventivato. Alla fine però la spesa totale era comunque ragionevole e a parte questi piccoli inconvenienti che ho menzionato, il risultato finale è stato soddisfaciente. Fiuu...

Per tutte le piccole incomprensioni che ci sono state, ho pensato però che parlassimo due lingue diverse (come con la ragazza moldava). Beh, non proprio. Io parlavo l'italiano, il pittore, invece, il dialetto. Infatti per questo si deve essere sentito in dovere di tradurmi alcune sue frasi, come quando mi ha informato che per parlargli al telefono avrei dovuto chiamarlo a casa  "a un boto" e subito si è sbrigato ad aggiungere "a mesogiorno". Anche se a volerla dire tutta "un boto" sarebbe l'una. Forse intendeva dire ora di pranzo. Con M. c'erano meno incomprensioni, perché M. gli parlava direttamente in dialetto. Infatti ad un certo punto ho delegato direttamente lui a tenere le relazioni pubbliche con il pittore! Non è che io il dialetto non lo capisca e se mi sforzo riesco anche parlarlo un po' (non per niente in famiglia sono famosa per il mio "talento per le lingue"), però non sono in grado di sostenere lunghe conversazioni, non ci sono abituata. Fatto sta che credo che fosse proprio perché parlavo in italiano mentre M. in dialetto, che probabilmente il pittore ha stabilito di dare del tu a M. e del lei a me. Si vede che gli incutevo soggezione....

Al momento ho ancora un sacco di cose da pulire, come conseguenza dei lavori, e ci sono ancora tantissime cose da fare, tanti altri progetti da portare a termine. Però almeno la ritinteggiatura ce la siamo levata e questa è già una gran cosa. Ieri siamo andati ad un'altra visita dalla nefrologa del centro trapianti e a quel proposito ci sono delle novità, ma scriverò un post appositamente per parlarne (sempre che non ci cada in testa un satellite fra oggi e domani!).

domenica 18 settembre 2011

Ritinteggiatura


Domani viene il pittore a ritinteggiare la mansarda. Abbiamo fatto un lavoro immane per preparare (per fortuna siamo stati aiutati), abbiamo inscatolato praticamente tutto e abbiamo portato in garage, alcune cose sono riuscita a sistemarle provvisoriamente dentro ad altri mobili. Fra poco dobbiamo spostare anche il computer, se non vogliamo che venga ritinteggiato anche quello, ma non abbiamo un altro posto dove collocarlo e usarlo finché c'è il pittore, perciò non so quando potrò postare di nuovo ... spero presto. A rileggerci fra qualche giorno, dunque.

venerdì 16 settembre 2011

Equivoci linguistici

Mia madre mi ha mandato una ragazza per aiutarmi a fare certi lavori domestici di fondo in previsione di tutti i cambiamenti che dobbiamo fare e anche perché ero rimasta indietro con alcune cose (ad esempio ero rimasta tremendamente indietro con montagne tipo Everest di cose da stirare e non ne andavo più fuori). La ragazza in questione è moldava e parla l'italiano abbastanza bene, ma naturalmente non benissimo. Mia mamma l'ha conosciuta perché è la sorella della donna che va a fare le pulizie da lei.

Sono stata soddisfatta. Ha lavorato bene, non mi ha combinato malanni come la serie di bonnes che si sono avvicendate in casa della mia amica blogger Alle, beh, però qualche difettuccio ce l'avrebbe anche lei. Tipo, le ho detto di salire sopra una scala e pulirmi le pale del ventilatore a soffitto della cucina e lei le ha pulite, sì, ma non ha pulito lo stelo del lampadario e ha lasciato una scarpia sul soffitto (le scarpìe, con l'accento sulla i, dalle mie parti sono quelle ragnateline impolverate che si annidano a volte sul soffitto e sui muri). Insomma, mi ha preso alla lettera, le pale le ha pulite, ma ci voleva tanto a capire che poteva farmi un lavoro completo?

Poi le ho chiesto il favore di stendermi della biancheria mentre andavo a prendere Silvia a scuola e lei l'ha fatto, sì, ma mentre io quando stendo metto le mollette sotto le ascelle e in punti che non si vedono, lei ha pizzicato tutte le maglie (anche quelle che se stese bene avrebbero potuto non essere stirate) in punti sui fianchi che sono visibilissimi, così toccherà stirarle comunque. Colpa mia che non avevo avuto tempo di spiegarle la mia tecnica. Pazienza.

Poi a un certo punto ha cominciato a dire che voleva pulire la pinzana. E continuava a dirla questa cosa della pinzana. Adesso faccio questo, diceva, e poi pulisco la pinzana. La pinzana? Mi sono arrovellata un po' prima di arrivare a capire che cosa fosse. L'ho capito solo quando l'ho vista in azione. La pinzana era la persiana!!! Ah, ecco!!!

La mia piccola fashion designer



"Mamma, non avresti una coperta o un copriletto che non ti serve più?"

"A che cosa ti serve?"

"Eh, perché vorrei farmi un ponchio ..."

"Un ponchio? Vorrai dire un poncho! Come ti è venuta quest'idea?"

"Leggendo un giornalino delle W.I.T.C.H." (n.d.r. sarà un'idea di Cornelia)

"Proprio la stagione giusta, Silvia!"

Ma quando finirà questo caldo soffocante?!
E per fortuna oggi è relativamente più fresco. Il computer segna 18°C. Ma dove li ha trovati questi dati?!

giovedì 15 settembre 2011

Nuovi appuntamenti e acquisti semi-inutili

E dopo la prima telefonata ne è arrivata anche un'altra. Così per domani non c'è in programma solo la visita anestesiologica, ma anche quella con il chirurgo (io gliel'avevo detto a M.!). Quindi l'inizio della dialisi è proprio vicino.

Con la dialisi l'alimentazione di M. cambierà di nuovo e soprattutto dovrà ricominciare a venire a mangiare a casa, perché durante la pausa pranzo dovrà fare uno degli "scambi" della dialisi peritoneale, come avevo spiegato in questo post. Proprio l'altro ieri avevamo comprato da Decathlon un contenitore termico per alimenti perché M. era stufo di mangiare sempre la solita pasta fredda quando è in ufficio. Non credo che gli servirà più a molto, per lo meno per ora. Chiamiamola ironia della sorte. Oppure karma. Scherzo del destino? Che ne dite di legge di Murphy?

Pazienza. Questo è davvero il meno. Intanto io stamattina stavo per aprire i rubinetti. Ho fatto fatica a controllarmi. Sarà anche la stanchezza. Si può piangere per stanchezza? Ieri sera sono andata a letto a mezzanotte per lavorare con il planner dell'Ikea e fare il progettino della libreria. Stamattina mi sono anche un po' arrabbiata con Silvia per delle cose che ha fatto e quando andrò a prenderla a scuola l'aspetta un'ulteriore sgridata. Sono molto nervosa, stanca, moralmente a pezzi.

Il marito no, lui in questo momento tiene botta più di me. E' quasi euforico. Sembra quasi che non veda l'ora di incominciare a fare questa dialisi. E' un bene che il suo umore sia così, perché negli ultimi mesi ha avuto dei momenti in cui si era buttato molto giù. Invece sono io, che forse ho tenuto duro per tutti questi mesi, che sto cominciando ad avere segni di cedimento.

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...