Stamattina appaena alzata quando vado in bagno la prima cosa che faccio è tirare su la persiana e controllare fuori dalla finestra. Tutto a posto. Le macchine nel parcheggio dietro a casa nostra sono ancora lì. Non stanno galleggiando chissà dove. E questo è già un buon segno. Mentre sono in bagno sento la sirena di un'ambulanza. La strada che dal centro porta verso casa mia è molto, molto trafficata ed è all'ordine del giorno sentire sirene di ambulanze o polizia, ma stavolta è diverso. Il canale che separa il mio comune da quello di Padova è a rischio esondazione già da 2 giorni e così anche il Bacchiglione, il nostro fiume.
Ieri mattina avevano chiuso il ponte sul canale ed era impossibile passare. Nel pomeriggio l'hanno riaperto e il marito si è arrischiato ad andare al lavoro, ma la mattina l'ha passata a casa. Anche le scuole del mio comune sono chiuse, già da ieri. Il sindaco aveva emesso un'ordinanza di cui io però non ero al corrente. Abbiamo trascorso la giornata del 1° novembre a casa dei miei (che abitano in centro), non abbiamo guardato la tv, solo mio padre l'ha guardata e ci ha comunicato che Vicenza era già andata sotto acqua. Tornando a casa alle 10 di sera siamo passati ignari sopra il ponte. Non ci siamo accorti che il livello del canale si era alzato pericolosamente o forse a quell'ora la situazione non era ancora così preoccupante.
Durante la notte la è cambiato qualcosa. Al mattino c'era già l'ordinanza del sindaco che comunicava la chiusura delle scuole, ma noi, disinformati cronici, non ne sapevamo nulla. La rappresentante di classe ci ha inviato un SMS alle 8.45, ma noi eravamo talmente presi a preparaci che non ce ne siamo accorti (anche se per una volta il mio telefonino era già acceso). Dato che pioveva tanto, il marito ha portato Silvia a scuola in macchina (in realtà andiamo quasi sempre a piedi perché si tratta di un percorso di un paio di centinaia di metri, non vale davvero la pena di farlo in macchina se il tempo atmosferico non è catastrofico), ma arrivando lì ha scoperto che tutte le scuole erano chiuse (abbiamo elementari, medie e superiori) e il nonno vigile che di solito fa attraversare i bambini e che comunque si era presentato per svolgere il suo compito ha detto ai pochi studenti presenti di tornare a casa.
Marco è rientrato in casa da solo, lasciando Silvia sull pianterottolo. Io non mi sono stupita di nulla, nel vederlo rientrare senza di lei, perché ancora ignoravo la situazione. Dopo qualche minuto hanno suonato il campanello ed io , ancora in pigiama, sono andata a guardare dallo spioncino della porta, ma nella penombra del pianerottolo non vedevo bene chi c'era dall'altra parte, mi sembrava uno gnomo, ma quello gnomo aveva un'aria familiare ... ho aperto la porta e mi sono ritrovata mia figlia davanti che rideva felice. Per un attimo ho pensato che ci fossimo dimenticati di qualche sciopero della scuola (ce ne sono stati 3 dall'inizio dell'anno scolastico, ma sarebbe stato egualmente strano perché nella nostra scuola non aderiscono mai) ma il mio cervello ha avuto comunque un attimo di defaillance perché, sciopero oppure no, non riuscivo a capire come Silvia fosse arrivata fin lì da sola. Poi Silvia e il marito mi hanno spiegato cche cos'era successo.
Il marito, senza sapere com'era esattamente la situazione, è uscito comunque per raggiungere il suo ufficio (lui solitamente va in ufficio per le 9), ma dopo qualche minuto l'abbiamo visto rientrare. Gli è bastato incontrare un paio di vicine di casa che l'hanno aggiornato informandolo che i ponti erano chiusi e che non c'era modo di arrivare a Padova.
Durante tutto l'arco della giornata abbiamo seguito bollettini di guerra sul sito del Mattino di Padova, su quello dell'Arpav e su quello de nostro comune di residenza, ma per sapere se la scuole sarebbero rimaste chiuse anche oggi abbiamo dovuto aspettare fino a stamattina. Da noi la situazione è, tutto sommato, abbastanza tranquilla, ma ci sono comuni dove l'acqua è tracimata, hanno dovuto evacuare diverse zone e abitazioni, ci sono stati milioni di danni alle colture e agli edifici, ieri è venuto qui a Padova anche Bertolaso per valutare l'andamento delle cose, insomma, un vero disastro (e nel resto del Veneto, bisogna dirlo, non va molto meglio).
Adesso in realtà qui piove pochissimo (ieri per un po' era persino uscito un po' di sole), ma la situazione è grave anche per le piogge che ci sono state nei giorni scorsi e per l'acqua caduta a monte e le nevi che si sono sciolte in montagna e che hanno ingrossato i fiumi.
Come dicevo, stamattina dopo essere stata in bagno appena alzata sono andata in soggiorno, ho acceso il pc e ho controllato il sito del mio comune e ho appurato che le scuole sarebbero rimaste chiuse anche oggi. Comunque stavolta mi sono ricordata di tenere sotto controllo il telefonino e alle 7:40 è arrivato il messaggio della rappresentante di classe che confermava la chiusura. I ponti che ci riguardano più da vicino sono apparentemente aperti, ma la situazione sembra restare ancora critica.
Il marito è andato al lavoro, ma fra poco dovrà già tornare perché ha un appuntamento dal dentista qui vicino a casa. Dato che non doveva andare a scuola, ho lasciato dormire Silvia fino a tardi. Alle 9 si è alzata da sola, è arrivata in salotto, ha controllato l'orologio del decoder e ha esclamato:"Ma lo sapete che ore sono?" Meno male, un po' di senso di responsabilità ce l'ha. E' contenta di stare a casa, ma domani spera di andare perché dice che domani ci sono le sue materie preferite (che quest'anno sembrano essere inglese, informatica, italiano...). Io stamattina alle 9 avrei dovuto andare in palestra a fare ginnastica, ma dato che Silvia dormiva e mi dispiaceva svegliarla ho deciso di saltare per una volta.
Questa qui sotto è una foto di ieri mattina (trovata nel web) del ponte vicino a casa mia. Tutto sommato è una delle immagini meno inquietanti che riguardano il terrritorio di Padava negli ultimi due giorni, quini immaginatevi le altre ...









In realtà ho tanta voglia di scrivere e tante cose da raccontare e da far vedere. Spero di riuscirci presto, perciò state all'erta e non abbandonate le speranze. 

Così quest'anno abbiamo raggiunto un compromesso. Niente mare fino a luglio. Il che a me onestamente va anche bene.

Ve lo ricordate? E' Gary Coleman, negli anni in cui era il protagonista del telefilm Il mio amico Arnold, un mito quelli della mia generazione venuti su a pane, Nutella e telefilm nei mitici anni '80. Ora però Gary non c'è più... se n'è andato 2 giorni fa, a soli 42 anni, in seguito ad un'emorragia cerebrale conseguenza di una caduta. Nella sua vita ha avuto guai con la legge, ma sicuramente ha anche sofferto molto, ha avuto problemi renali dalla nascita (proprio questi problemi gli hanno bloccato la crescita), è stato in dialisi per un periodo di tempo lunghissimo che gli ha impedito di viaggiare oltre oceano ed essere, ad esempio, ospite di Meteore, qualche tempo fa. Non so a voi, ma la sua scomparsa mi lascia un po' di amarezza.




Per ora non c'è altro. Da allora però in famiglia continuiamo a fare scongiuri, toccare ferro, legno o dove altro possa serivire.
), dato che comunque non sarei riuscita a vederlo tutto visto che alle 7.20 ero già fuori di casa. Mi sono limitata a registrarlo e ho finito di guardarlo poco fa. Ma col senno di poi avrei fatto meglio a risparmiarmelo.
Jessica Watson non è parente di Emma Watson, la Hermione di Harry Potter, no, almeno non credo. Ma ha avuto lo stesso il suo momento di gloria ed è salita alla ribalta delle cronache perché qualche giorno fa ha completato il giro del mondo in barca a vela in solitaria ... non so in quanti abbiano compiuto un'impresa del genere (forse nemmeno così pochi), certo che lei è la prima 16enne ad averlo fatto (e per questo è entrata nel guinness dei record come la persona più giovane che si sia cimentata in un'impresa del genere). Ok, compie 17 anni domani, ma quando è partita ne aveva 16.
Oggi è il compleanno della mia tata. Compie 8 anni!

Oggi sarà una giornata molto intensa: intanto io ho una montagna di cose da fare per finire di organizzare la festa di domani. Per festeggiare con i suoi compagni e con le maestre, come vuole la tradizione della nostra scuola stamattina ha portato in classe una torta focaccia preparata dalla sottoscritta e terminata di cuocere dopo la mezzanotte della notte scorsa. Tra parentesi, sono una delle pochissime mamme che mandano a scuola la torta fatta da loro, perché la maggior parte delle mamme manda tortine del Mulino Bianco o simili.
Le avevo proposto di portare dei sacchetti di caramelle, ma a Silvia non sembravano abbastanza, dato che in entrambe le palestre i bambini di caramelle ne hanno già (vengono usate come premi). Allora abbiamo trovato un compromesso e per le compagne della pallavolo ho acquistato un sacchettone di marshmellows (a me non piacciono e non mi piace molto nemmeno che Silvia li mangi, ma per una volta si può fare un'eccezione) e per quelle della danza (che sono di meno) una confezione di lecca lecca assortiti e di varie forme (così se vogliono li mangiano in palestra, altrimenti se li portano a casa e li mangiano un'altra volta, dato che l'allenamento termina alle 19.00).
Stasera daremo a Silvia qualche regalino, ma non posso anticiparvi di che cosa si tratta. E domani ci sarà la festa alla ludoteca. E poi finalmente io mi rilasserò. Ieri ho camminato per 12 km, i miei fianchi se ne sono accorti, ma nonostante tutto sono abbastanza carica di energia. Però un po' di riposo dagli impegni di questi giorni non guasta.
Mia madre è andata al mare oggi per restarvi un po' di giorni e già da stamattina ha cominciato a mandarmi messaggi sibillini sul cellulare ... sibillini in quanto sono pieni di abbreviazioni che a volte faccio fatica a comprendere (alla faccia della scrittura intuitiva).
Sfogliando le pagine del diario ad esempio si legge:


Domani c'è il catechismo, mia figlia non lo frequenta, ma andremo egualmente davanti al patronato nell'orario di uscita. Nella piazzetta davanti al patronato spesso si fermano gruppi di bambini a giocare e magari troviamo anche qualche amichetto. Lo scorso mercoledì l'abbiamo fatto ed è andata splendidamente perché abbiamo trovato 3 compagne di Silvia e una mamma ha proposto di portare le bambine al parchetto vicino a casa sua (ma perché non a quello principale del quartiere, che distava solo 2 metri in più?!). Silvia si è così divertita che tornando a casa ha dichiarato: "E' stato uno dei giorni più belli della mia vita ..."
A Silvia piace tanto giocare a far finta che io sia una bambina piccola e lei la mamma o la maestra (a volte fa anche la pediatra). Quando faccio l'allieva e lei è la maestra, mi fa scrivere i pensierini. Più errori faccio più si diverte ... però le piace anche darmi dei bei voti alla fine dei miei finti compiti e se sbaglio questo costituisce un problema. Così l'altro giorno dopo avermi corretto quando ho scritto parole come 