domenica 27 novembre 2011

La prima parte della storia



M. è stato operato il 30 settembre scorso. Era un venerdì. E' rimasto in ospedale fino al lunedì successivo. Poi è rimasto in malattia per ben 3 settimane, durante le quali però non è stato abbandonato dai medici e dalle infermiere. All'inizio è andato in ospedale più o meno ogni 2 o 3 giorni, per rifare la medicazione e per fare dei lavaggi al catetere affinché non si chiudesse, ma anche per tenere sotto controllo i valori ematici. Infatti, mentre prima faceva i prelievi al San Massimo, che è il laboratorio di analisi dell'ospedale, poi hanno cominciato a farglieli direttamente nel reparto. Da una parte cos' è meglio, perché è sicuro che i controlli siano frequenti e che non venga trascurato nulla. Dall'altra però per noi è strano non vedere più tutti i valori direttamente e nel dettaglio. Certo, non è che fossimo in grado di interpretarli come potrebbe fare un medico, ma avevamo cominciato a capirci qualcosina anche noi.

Poi, subito prima del ponte del 1° novembre, hanno telefonato chiedendo a M. se gli andava bene cominciare l'addestramento per la dialisi al mercoledì subito dopo il ponte. M. ovviamente ha detto di sì, non è che potesse fare tanto il prezioso. Durante l'addestramento, le infermiere professionali del reparto gli hanno spiegato tutta la procedura nei minimi dettagli e hanno cominciato a farlo provare da solo sotto la loro sorveglianza, finché al sabato gli hanno consegnato una scorta di sacche da portarsi a casa per tirare avanti per un po' di giorni, finché non fosse arrivata la prima fornitura ufficiale da parte della Fresenius. E al sabato pomeriggio M. ha provato per la prima volta a fare la dialisi da solo.

La durata dell'addestramento non è uguale per tutti. Dipende principalmente dal paziente: quando le infermiere vedono che il paziente sa eseguire la procedura correttamente e con sicurezza decidono di lasciarlo cominciare a casa. M. è stato abbastanza bravo, ha cominciato al mercoledì in ospedale e al sabato l'hanno giudicato in grado di cominciare a casa da solo. Però, non tutti sono altrettanto fortunati. Ad esempio, martedì scorso abbiamo incontrato in ospedale una signora che aveva cominciato al lunedì, lei sperava di essere dichiarata in grado di arrangiarsi da sola entro oggi, invece stamattina l'abbiamo incontrata di nuovo e abbiamo saputo che le ci vorranno ancora un po' di giorni di prove lì in ospedale.

Le prove in ospedale sono state abbastanza stressanti, M. si recava nel reparto alla mattina presto, ma poi arrivava a casa alla sera verso le 8 e praticamente stravolto dopo la giornata passata lì. E nel corso della giornata doveva fare 4 scambi. Quando ha cominciato a fare gli scambi a casa, però, la situazione non è diventata molto più semplice perché nel giro di 1 giorno o 2 si sono presentati i primi problemi. Ma questa è una storia che vi racconterò prossimamente. Lo so, vi lascio con un po' di suspense ma volete davvero sorbirvi un post lunghissimo in merito? Meglio diluire il tutto, sia per me che per voi.

7 commenti:

  1. Quindi forse era meglio andare all'ospedale? Magari è solo all'inizio, poi ci prenderete la mano...

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  2. @destinazioneestero: prima o poi diventerà tutto abbastanza naturale, ma credo che ci vorrà un bel po' di tempo e pazienza, intanto ci sono già stati i primi intoppi (di cui parlerò nei prossimi post, sperando di non annoiarvi troppo! ma è un modo anche per me di tenere nota di quanto ci sta succedendo)

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  3. rispondo alla tua domanda in email che se non sbaglio ce l' ho.....dopo pranzo pero' adesso non ho tempo...bacione

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  4. fiore: aspetto la tua e-mail, ma credo di essere riuscita a trovare una risposta qui: http://www.google.com/support/forum/p/blogger/thread?tid=0dd01898c955dd5d&hl=it

    Tu hai utilizzato questo metodo?

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  5. Se il tipo di dialisi ogni sei ore risulterà troppo complicato, forse ci sarà la possibilità di provare un metodo diverso, ci vuole in ogni caso un po' di tempo prima di valutare la cosa.....bacioni

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  6. Ciao, mi dispiace molto che voi stiate vivendo una situazione cosí difficile, spero che le cose si semplifichino un po' al più presto, un abbraccio

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  7. @adri: per ora non sembra possibile provare altri metodi, comunque anche se M. avesse deciso di fare la dialisi notturna con la macchina avrebbe dovuto cominciare comunque con la manuale nel primo periodo. L'emodialisi poi non è proprio in discussione, abbiamo visto come la fanno e chi la fa.

    @patrizia/extramamma: lo spero anch'io

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