domenica 14 ottobre 2007

La mia bimba poliglotta

Adesso è raffreddata anche Silvia. Un raffreddore o una tracheite ce lo siamo beccati tutti da quando siamo partiti per Fuerteventura. La mattina in cui dovevamo partire io mi sono alzata con il mal di gola. Dato che mi portavo già via una “farmacia” con medicine per me, per Marco, per la mia schiena, per Silvia, etc. non ho ritenuto opportuno aggiungere altri medicinali per non rischiare un baruffone con Marco che mi considera già abbastanza esagerata nella mia previdenza.

D’altra parte quando si viaggia è sempre un classico portare via tutto quello che non serve e lasciare a casa ciò che potrebbe davvero servire …. Insomma, non avendo nulla per curarmi, i primi giorni sono stata da cani. La seconda settimana è andata già meglio, ma poi è stato il turno di Silvia e Marco.

Beh, Marco se l’è andata a cercare. Perché lui, l’eroe, il vero macho, non si cambiava mai costume dopo aver fatto il bagno in piscina e se ne andava in giro per l’albergo con il costume bagnato, anche in un orario in cui la temperatura ormai stava scendendo. Allora, l’eroe, dopo essere tornati in Italia, ha pensato di non aver bisogno di curarsi e per quanto io gli ripetessi che aveva bisogno di fare un po’ di aerosol non ne ha voluto sapere.

Naturalmente col suo metodo non è guarito, anzi, dopo qualche giorno è stato davvero peggio. Il raffreddore è diventato uno di quelli insopportabili che ti fanno venire male a tutta la faccia per la quantità di muco e tali che non puoi nemmeno più chinarti perché appena lo fai senti un dolore tremendo sulla faccia e la fronte …. Per Marco è stata una rivelazione: perché ha provato quello che a me succede sempre, regolarmente, ad ogni raffreddamento. Di solito quando mi succede mi sento sempre un’incompresa, perché lui, il vero uomo, pensa che con un raffreddore si possa fare tutto comunque e che non si debba stare lì a lamentarsi più di tanto. Non capisce che ci sono raffreddori così forti che tolta la mancanza di febbre possono essere equiparati a un’influenza. Ecco, per la verità fino a qualche giorno fa non lo capiva: ora è diverso. Finalmente ha capito.


Naturalmente, è andato dalla nostra dottoressa, anche per altre cose, e lei gli ha detto che per curare il raffreddore doveva fare l’aerosol … stessa cura che gli avevo consigliato io, modestia a parte. Il giorno dopo stava così male che ha deciso di stare a casa dal lavoro per curarsi (approfittando del fatto che al lavoro avevano il server rotto e quindi non c’era molto che si potesse fare in attesa del nuovo server). Io ho accompagnato a scuola Silvia, poi sono andata al centro commerciale a fare la spesa, quando sono tornata a casa erano quasi le 11. Quando sono arrivata Marco mi è venuto incontro con un’espressione da cane bastonato e mi ha detto: “Lo sai che mi fa ancora male?”Cioè, lui pensava che dopo un’unica seduta di aerosol il male passasse all’improvviso, così, schioccando le dita …. Questi uomini!


Silvia, beh, lei aveva il nasino che le colava finché eravamo a Fuerteventura e gli ultimi due giorni non le ho nemmeno fatto fare il bagno perché aveva male all’orecchio. Poi la prima settimana ha avuto un po’ di raffreddore, che per fortuna le è passato giusto un giorno prima di andare fare il vaccino per morbillo, varicella, etc. Adesso però è di nuovo raffreddata. Comunque per ora a scuola la mando lo stesso. Vedremo. In ogni caso l’aerosol se lo becca anche lei …


Vi devo raccontare una cosa carina che Silvia ha detto. Dovete sapere che Silvia è una bambina affettuosissima. Non perde occasione per dire a me e a suo padre quanto ci vuole bene. Quando eravamo in vacanza ce lo ripeteva continuamente. Marco tempo fa le ha insegnato che “I love you” significa ti voglio bene in inglese. Io, che sono una fanatica della lingua inglese, anzi, delle lingue in generale e che spero tanto che Silvia finisca per coltivare la stessa mia passione e che sia altrettanto portata per l’apprendimento delle lingue, non ero tanto d’accordo, sono dell’idea che sia più utile insegnare a Silvia a parlare bene l’italiano piuttosto che insegnarle ora parole a caso che comunque non le servirebbero. In realtà all’asilo c’è l’insegnamento dell’inglese, ma ho deciso per ora di non intromettermi più di tanto (anche se ho corretto Silvia sulla pronuncia di alcune parole).


Comunque, Silvia mi ripete spesso “I love you” ed io solitamente le rispondo: “I love you too” (Anch’io ti voglio bene). Quando siamo stati in Spagna ha fatto amicizia con bambini spagnoli, ha sentito spesso parlare in spagnolo dagli animatori o da altre persone e ha sentito anche la sottoscritta che parlava in spagnolo in alcune circostanze, quando i miei interlocutori non erano in grado di parlare in italiano o in inglese. Perciò Silvia ha voluto sapere il nome di molte cose in spagnolo e poi naturalmente ha voluto sapere come si dice ti voglio bene. Le abbiamo insegnato a dire “Te quiero mucho” (diciamo che anche questo è stato un insegnamento di Silvia).

Ed ecco lo scambio di battute che si è svolto ieri tra Silvia e il suo papà:

Silvia: “Papà, lo sai che io te quiero mucho?”
Marco: “Anch’io ti voglio bene Silvia”

Attimo di silenzio.

Silvia: “Te quiero mucho too”.





8 commenti:

  1. Ciao, fai dei lavori davvero molto belli....ti ho inviato una e-mail in risposta alle tue domande.

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  2. Ti ringrazio molto dei complimenti Adele .... ho visto entrambe le e-mail, ma purtroppo non ho ancora avuto tempo di risponderti .... ora ti lascio un messaggio nel tuo blog oppure nel tuo sito e quanto prima ti risponderò per posta elettronica.

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  3. Bentornata!
    Mi spiace sentire dei malori generali, ma mi hai proprio fatto sorridere con la Silvia.
    Un bacione affettuoso d'oltreoceano.
    Love always, Path.

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  4. Bentornata!
    Mi spiace sentire dei malori generali, ma mi hai proprio fatto sorridere con la Silvia.
    Un bacione affettuoso d'oltreoceano.
    Love always, Path.

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  5. Ciaoooooooo Path, how nice, long time no see, etc. etc. che piacere rileggerti, guarda, avevo proprio in programma di fare un saltino nel tuo blog per un salutino e per leggere le tue novità ma mi si accavallano sempre tante cose da fare .... che si accavallino è normale, dato che di cognome faccio .... beh, non mi va di scriverlo qui, io sono sempre un po' restia a rendere pubblici certi particolari privati, soprattutto qui dove potrebbe passare chiunque .... ti dirò solo che è un cognome molto ippico .... ^__^

    A presto (so che non mi crederai a questo punto, ma dico sul serio!!!)

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  6. Ciaoooooooo Path, how nice, long time no see, etc. etc. che piacere rileggerti, guarda, avevo proprio in programma di fare un saltino nel tuo blog per un salutino e per leggere le tue novità ma mi si accavallano sempre tante cose da fare .... che si accavallino è normale, dato che di cognome faccio .... beh, non mi va di scriverlo qui, io sono sempre un po' restia a rendere pubblici certi particolari privati, soprattutto qui dove potrebbe passare chiunque .... ti dirò solo che è un cognome molto ippico .... ^__^

    A presto (so che non mi crederai a questo punto, ma dico sul serio!!!)

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  7. Ti credo eccome!!!
    E dunque, grazie di essere passata da me e per avermi lasciato Mr. Skellington - che tanto amo.
    Love always, Path.

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  8. Ti credo eccome!!!
    E dunque, grazie di essere passata da me e per avermi lasciato Mr. Skellington - che tanto amo.
    Love always, Path.

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