giovedì 5 febbraio 2009

Scuola e religione









Poco meno di un anno fa siamo andati alla prima riunione tenuta dal distretto scolastico della nostra zona per ricevere le prime informazioni riguardo all'iscrizione di nostra figlia alla scuola primaria. So che è scontato dire che che quest'anno è volato, ma è veramente così ...



Quando siamo andati alla riunione avrei voluto parlarne qui, perché era stato un momento particolarmente emozionante ed avevo davvero voglia di condividerlo, ma all'epoca avevo tutti i miei problemi con l'adsl e così alla fine non ho più raccontato nulla. Così lo faccio ora.

Una delle cose che mi aveva un po' messo in crisi all'epoca, è stato che avevamo pensato tanto al momento iscrizione, sapendo che dovevamo scegliere se far fare a nostra figlia il tempo normale o quello lungo (per la cronaca, abbiamo scelto il tempo normale), avevamo anche tutte quelle piccole ansie normali e comuni a tutti i genitori in momenti così salienti nella vita di un bambino (il momento del passaggio dall'asilo alla scuola primaria) ... la sola cosa di cui ci eravamo dimenticati era che avremmo dovuto scegliere anche se far fare a nostra figlia l'ora di religione oppure no.

Invece, quando siamo stati alla riunione, ci hanno consegnato il modulo di iscrizione e subito a me è saltato all'occhio la casellina dove bisognava indicare che cosa si voleva fare in merito. E avevamo solo una settimana di tempo per decidere ... per molti genitori, probabilmente questo problema non si era neanche posto. Per noi, invece, non è stato così facile decidere.

Per una settimana ne abbiamo parlato ininterrottamente. Alla fine abbiamo deciso di optare per l'ora di religione, anche se io avevo (ed ancora ho) molti dubbi a riguardo. Devo ammettere che abbiamo scelto così anche per non dare motivo a nostra figlia di sentirsi diversa ed emarginata dai compagni. Tra l'altro era chiaro che difficilmente nella scuola ci sarebbero stati altri bambini italiani che non frequentavano l'ora di religione. Solitamente quelli che vengono esonerati dai genitori da questa materia sono bambini appartenenti a etnie e culture diverse e quindi con religioni diverse da quella cattolica.  Sotto certi aspetti questo in particolare dovrebbe essere motivo per lei di imparare nuovi valori positivi, come la convivenza con individui di culture diverse,  ma non abbiamo voluto rischiare egualmente l'isolamento dagli altri bambini. Inoltre, non sembrava che la scuola avesse previsto un'attività alternativa da far fare ai bambini esonerati. L'unica vera alternativa era inserirli temporaneamente in qualche altra classe, giusto perché non fossero abbandonati a loro stessi. Certo, un genitore può sempre andare a prendere il bambino allo scoccare dell'ora di religione, ma qualora questa non dovesse essere l'ultima dell'orario scolastico, il genitore deve anche provvedere a riportare il bambino per l'ora successiva.

Comunque, alla fine abbiamo pensato: "In fondo si tratta solo di un'ora, in un'ora un bambino non può essere completamente riplasmato (in fondo la scuola è laica, non è come all'asilo), magari facciamo la prova il primo anno, poi l'anno dopo si vedrà ..." Diciamo che questo era soprattutto il pensiero di mio marito, io alla fine mi sono adeguata, non ero convinta fino in fondo. Tra noi due, quella un po' eretica sono io, perché sono io quella che non ha avuto alcuna (o quasi nessuna) educazione religiosa da bambina.

Nel frattempo la scuola è cominciata e ormai si è concluso anche il primo quadrimestre. Ci siamo pentiti? Parlo soprattutto per me .... in linea di massima, no, anche se devo dire che non mi sento convinta del tutto. L'insegnante di religione si è confermata essere una suora. Ci avevano detto che negli ultimi anni, c'era una suora, ma dato che non era di ruolo e che l'insegnante veniva confermato di anno in anno, in anni passati c'era stato anche qualche insegnante laico e quindi tutto poteva succedere. Diciamo che ce l'hanno un po' raccontata .... forse ci sarà stato, in qualche momento, questo insegnante laico, ma la suora in questione è lì da diverso tempo e viene riconfermata ogni anno.



Comunque, per ora sembra essere abbastanza aperta. Abbiamo scoperto la sua disponibilità nei confronti di genitori perplessi come noi abbastanza presto e prima del previsto. Io avevo già programmato di andarle a parlare per chiarire la nostra posizione e devo dire che un po' me la facevo sotto, perché  quando si tratta di affrontare la'rgomento religione con qualche estraneo, ho sempre timore di qualche tentativo di conversione (un timore fondato su varie esperienze reali), però credevo che avrei avuto il tempo di prepararmi con calma il discorsetto da fare ... invece, ci ha pensato Silvia, ad anticipare il tutto.

Perché dopo le prime due o tre settimane, una  volta vado a prenderla (naturalmente l'ora di religione è l'ultima ora: ad averlo saputo prima ....) e Silvia quando esce mi vede e dice alla maestra: "Io ho visto la mia mamma" (per motivi di sicurezza, i bambini devono confermare alle maestre di aver visto i genitori prima di essere lasciati andare: non mi voglio addentrare nel merito di quanto questa procedura sia realmente sicura...), al che la suora chiede: "Ah sì? E dov'è? Mostrami qual'è ...", e io ingenuamente penso che sia perché la suora vuole memorizzare la mia faccia per essere sicura di consegnare anche in futuro la bambina alla persona giusta. Invece, quando ormai stiamo già per andarcene ,mi sento chiamare dalla suora che mi chiede se può parlarmi. E sapete che cosa voleva? Voleva chiedermi spiegazioni ,perché Silvia ha detto in classe: "Io non voglio sentire le storie di Gesù perché mia mamma non vuole sentire le storie di Gesù e allora non le voglio sentire neanch'io."

Ah, ecco. Spiegazione: quando Silvia andava all'asilo, le sue maestre, per carità, erano bravissime sotto certi aspetti e le hanno dato tanto, ancora le ricordiamo con affetto e quando possiamo le andiamo a salutare, ma l'hanno martellata dal punto di vista religioso (è un asilo di suore: di laici in zona non ce n'erano), trasmettendole spesso concetti che la sconcertavano e che comunque Silvia (e penso, come lei, anche gli altri bambini) non poteva capire perché era troppo piccola per quel tipo di informazioni.

E il martellamento era quotidiano. E io, davvero, non ne potevo più di sentire preghiere, canti religiosi,  storie di Gesù e di santi vari, tutte cose in cui non credo, e per di più senza poter dire la mia, perché se da una parte non volevo mettermi contro le maestre e contraddirle, dall'altra ritenevo che non fosse il momento giusto per parlare di certe cose, non volevo influenzarla né in un senso né nell'altro, ma semplicemente volevo aspettare che Silvia fosse più matura ... solo che a un certo punto non ce l'ho più fatta, perché se da parte dell'asilo non c'era segno di tolleranza verso le idee di chi non la pensava come loro, perché dovevo essere tollerante io?

Così alla fine sono scoppiata e devo aver detto a Silvia che la smettesse di parlare di Gesù, che non volevo più sentirne parlare, e che anche se a scuola le raccontavano certe cose, non doveva prendere tutto per oro colato ... ho finito per cercare di trasmetterle l'idea (per quanto si possa comunicare un concetto del genere ad una bambina di 4-5 anni) che all'asilo le propinavano una verità facendole credere che fosse l'unica verità, senza possibilità di dubbio, ma che un giorno avrebbe scoperto che esistono tante sfumature e tante verità e che avrebbe dovuto scegliere lei stessa, quando fosse stata più grande, in quale verità credere. E che non doveva essere per forza né la mia né quella dell'asilo: doveva essere la sua verità.

Insomma, avete capito perché tanti dubbi quando dovevo iscrivere Silvia a scuola? Principalmente avevo paura di un ulteriore tentativo di lavaggio del cervello da parte dell'insegnante di religione. Così, mi sono trovata costretta a tradimento a dare spiegazioni alla maestra di religione, a dirle, in modo un po' più diplomatico (anche se il discorsetto non avevo fatto in tempo a prepararlo), più o meno le cose che ho raccontato adesso a voi. E' andata bene e alla fine sono stata contenta di aver rotto il ghiaccio. Le ho comunque detto che avendo accettato di far fare a Silvia l'ora di religione, non ci aspettiamo che l'insegnante non parli di Gesù. Comunque, per noi è lecito che Silvia riceva questo tipo di informazione, purché poi ascolti anche la nostra (più che altro la mia) versione. Mi aspettavo una qualche reazione in senso negativo da parte della suora, mentre le parlavo. Invece, devo dire che non ha battuto ciglio. Ha ascoltato e alla fine ha detto: "Bene. L'importante è chiarirsi ..."

In seguito ho avuto ancora occasione di parlarle e di spiegarle come la penso, lei ha avuto l'opportunità di tranquillizzarmi e di dirmi di non sentirmi intimorita per il semplice fatto che io ho un'opinione diversa sui suoi insegnamenti religiosi. "Se ha qualche perplessità, non si faccia problemi, venga pure a parlarmi. Non lasci frenare dal fatto che non la pensiamo allo stesso modo." Bene. In teoria, ha dimostrato di essere aperta mentalmente. Nel frattempo, però, ho avuto notizia da altri genitori di un insegnamento abbastanza pesante (e pedante) nelle classi successive: questo, a detta di genitori che sono cattolici praticanti e che non perdono una messa ... Mah, vedremo.

Il resto ve lo racconto domani perché ora sono mezza morta di sonno (e poi ho visto che i post kilometrici li leggono in pochi)...


15 commenti:

  1. Io il post l'ho letto tutto :-)
    Non ho fatto l'asilo perché non ci volli andare, io volevo stare a casa e imparare a leggere e scrivere, cose che all'asilo, chissà perché, non facevano.
    Il mio primo impatto fuori di casa è stata la prima elementare e da quel momento in poi abbiamo sempre fatto religione, fino alla 5° classe superiore, 13 anni. E sempre con laici. E devo dire che non hanno avuto grande influenza sulla formazione dei ragazzini. L'ha avuto di più il catechismo, anche se all'epoca non era una rottura di scatole come adesso, durava poche settimane e non anni.
    Bello, però, leggere che la suora aveva una mentalità aperta e moderna, anche se rimarrà l'incognita dei prossimi anni.

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  2. Ho letto tutto il post anche io perchè è interessante!
    In effetti quando si parla di religione si è sempre un pò timorosi, forse di venire giudicati dalla massa.
    Io non sono cattolica e non mi vergogno nemmeno a dirlo, cerco di seguire una corrente Pagana (e neanche quì mi vergogno) solo che non ne parlo mai. Ma non perchè mi vergogni o che...
    Ma è quando si parla di Politica o di Calcio, si finisce sempre per litigare! :)
    Strano che tu abbia trovato una suora ben disposta...
    Diciamo che a scuola dovrebbero insegnare "storia delle religioni" di TUTTE le religioni, perchè non esiste solo quella Cattolica.
    Io sono stata abbastanza fortunata, non ricordo le elementari ma alle medie avevamo un professore di Religione laico che appunto ci ha spiegato tutte le varie religioni, e così è stato per le superiori, nessuna suora per fortuna.
    Alle superiori in realtà non volevo far religione, ma poi i miei genitori mi hanno obbligata.
    Quello che odiato di più in assoluto è stato il catechismo...
    Ad ogni modo sono consapevole che la scelta o no di fare religione a vostra figlia sia stata molto difficile!

    Baci!

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  3. ammetto di essere una di quelle persone pigre che spesso saltano i post lunghi, ma questo mi interessava :-)
    io ho sempre fatto religione a scuola e solo alle superiori abbiamo trattato tutte le religioni (con un prof prete obbiettivo e di mente aperta.. sostituito purtroppo da una giovane professoressa bigotta fino al midollo!); ho fatto catechismo e diversi anni di scoutismo in un'associazione cattolica (da queste parti ci sono solo gruppi AGESCI); in poche parole sono stata cattolica credente e praticante, ma questo non mi ha impedito di cambiare idea ne' di vedere dove secondo me la Chiesa sbagliava.
    sono sicura che, per quanti lavaggi del cervello cerchino di fare a tua figlia, sara' abbastanza intelligente da farsi poi da sola una sua idea.. il che potrebbe anche significare che potrebbe decidere di essere cattolica; l'importante e' non diventare bigotti, e quello glielo insegnerai sicuramente :-)

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  4. ma non si potrebbe fare un'ora parlando della nostra ma anche delle altre religioni?? insomma un aperto confronto magari invitando anche persone degne rappresentanti di altre religioni e/o etnie! mi parrebbe una bella cosa anche istruttiva, cosi da non ghettizzare ma da far capire la nostra ma anche qualcosa delle altre...(io cmq ho sempre fatto a scuola l'ora di religione e sono pero' rimasta delle mie idee, non è che faccia male a nessuno)

    grazie per aver condiviso il tuo pensiero sull'argomento FACEBOOK!
    Fa sempre piacere leggere come la pensano anche gli altri amici web! Ciao!

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  5. Purtroppo l'ora di religione è l'ora di una sola religione...e non l'ora in cui si parla delle varie religioni e soprattutto di alcuni valori, quelli positivi, di ognuna di esse.
    Sei comunque stata fortunata a trovare una suora aperta al dialogo; pensa che io sto aspettando il momento in cui il parroco di qui scoprirà che non sono sposata in chiesa...oddio...
    Ciao e un bacio
    Sara

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  6. Anche io ho letto il post per intero, è una cosa giusta.
    La suora è stata in gamba, se mai ti fosse capitata quella che mi faceva catechismo da piccolo credo che ti avrebbe esorcizzata prima, e mosso causa per levarti la patria potestà poi.
    Non credo sia sbagliato che la piccola frequenti l’ora di religione, se non ti capiterà più la fortuna che sia l’ultima ora e quindi che lei possa avere la possibilità di uscire prima da scuola: giustamente per lei potrebbe diventare una posizione di svantaggio rispetto ai compagni, visto che sai bene come sono i padovani; t’è andata di lusso che sei riuscita a non farla pi andare a scuola dalle suore, piuttosto: anni fa (va ben, tanti anni fa perché le mie sorelle hanno 50 anni) a mia sorella che è mancina avevano iniziato a fare il lavaggio del cervello perché scrivesse con la desta perché la sinistra è la mano di Satana, o a svergognare entrambe davanti agli altri bambini perché avevano dei pantaloncini invece delle gonne a suon di “Ecco, loro che sono nate in Francia vengono qui a dare scandalo!”… boia schèo, dei puttanon de Pigalle di sei anni? Ma per favore…

    Come ho già detto tempo fa, sarà che noi pagani siamo meno rompipalle su certe cose, vuoi che possa essere perché s'è abituati a non pensare che possa esistere un solo ed unico dio e che sia per forza quello giusto, vuoi per altri motivi, ma in linea di massima abbiamo un atteggiamento più equilibrato, fatte salve alcune eccezioni perché, purtroppo, i suonati si trovano in qualsiasi ambiente.

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  7. @tutti: ma che cosa avete capito?! Il post chilometrico non è mica questo, lo sarebbe stato se avessi raccontato tutte le altre cose che ho in mente di raccontare sull'argomento scuola ... ma mi sono fermata prima. Questo post è brevissimo.... ;-)

    Vi ringrazio dei vostri interessanti commenti, le risposte individuali le rimando a più tardi perché ora devo uscire.

    A presto.

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  8. Ah, quindi questo era breve? :-)
    Allora trattieniti da fare quelli lunghi ;-P

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  9. Penso anch'io che l'ora di religione dovrebbe essre una spiegazione su tutte le religioni,nella classe di Prince per i primi quattro anni l'insegnante primaria era una zitellina che era anche catechista e quindi religione la faceva lei e sai che Prince studiava più preghiere a scuola che a catechismo? la sua catechista ha la mia età (giovanissima^_*) ed un modo molto soft di lavorare con i bambini (vedi ricetta biscotto,ispirata al comandamento onora i genitori dove loro dovevano inventare una ricetta a loro piacimento).
    Quest'anno c'è stato il cambio insegnante primaria, lei molto più giovane che nell'ora di religione ha introdotto molto bene il discorso degli altri popoli e religioni tant'è che una bimba marocchina a volte si ferma ad ascoltare "perchè si parla anche della mia religione" questo credo che sia vermanete fondamentale perchè solo dalla comprensione delle altrui usanze può generare rispetto. Anche tra i compagni marocchini di Prince ci sono molto idee diverse,alcuni non ne vogliono parlare, ad altri siamo indiferrenti e chi è curioso nei nostri confronti.

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  10. praticamente questa è la situazione qua da me!!!!
    Un caro saluto : buona serata e domenica!

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  11. Alle elementari non credo si possa fare una cosa complicatissima sulle diverse religioni del mondo. Io l'ho affrontato alle medie e credo fosse il momento giusto. Alle superiori, ringrazio il cielo, ho avuto sempre insegnati - un prete e due laici - molto in amba e aperti a ogni sorta di discussione. Anche una ragazza che aveva optato per l'ora buca, alla fine stava in classe e discuteva con noi:)) Secondo me hai fatto una scelta ponderata, decidendo di far fare a tua figlia l'ora di religione, e ti e' andata bene che hai trovato una suora aperta di mente che accetta il tuo pensiero. Con l'andare avanti pero', credo che gli insegnanti di religione vadano ad approfondire certi temi in vista della Prima Comunione, quindi temo sia inevitabile che vadano un po' piu' "pesanti" con il genere di argomenti da presentare ai bambini...

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  12. si chilometrico...ma leggibile.
    Condivido ...almeno hai trovato una persona cattolica con cui è possibile ...ragionare.
    Ti giuro che in questo periodo vorrei spengere la tv e non sentire altro su Eluana.
    Che palle!!!
    Nessun rispetto e nessuna misericordia.
    Altro che Chiesa e cattolici.
    Animali sono...

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  13. Carissima, mi sono letta buona parte del blog, sono andata a ritroso, e ho scoperto che fai delle cose veramente molto, ma molto carine. complimenti e bravissima, credo che ti copiero' prossimamente delle cose, che mi piacciono molto.
    so che esula dal post in questione pero' vorrei chiederti un consiglio..
    avrei in mente, di comperare dei libri per imparare ad usare htlm , la mia idea é di imparare a modificare il mio blog con i dei disegni con una grafica personalizzata ho girato tanto sul web, ma non ho trovato cio' che voglio, non mi potresti incare un libro, un programma specifico per questo?
    al limite scrivimi in pvt...
    grazie!!

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  14. My brothers and I went to a private Christian school. One of the subjects was The Bible - a compulsory subject. It did not bother me to learn this, but it affected my youngest brother. I guess he did not want religion rammed down his throat everyday. I would not say he does not have the faith, but he has left the church. And he home schools his kids.

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  15. ciao hai visto allora ieri sera grey's a.????? ti è piaciuta la puntata? a me si tanto!!!! :-) un caro saluto!

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