martedì 28 giugno 2011

Visita dal nefrologo

Oggi pomeriggio accompagno mio marito all'ennesima visita di controllo dal nefrologo. Ultimamente ne facciamo almeno una al mese. A volte sono un po' più ravvicinate, altre, come l'ultima volta, un po' più distanziate (è passato un po' più di un mese dall'ultima visita). Anche l'ansia con cui ci presentiamo a questi appuntamenti può variare. Stavolta siamo relativamente più tranquilli, anche se sappiamo che molto probabilmente avremo delle novità... il medico ci dirà sicuramente di nuovi esami da fare in vista dell'intervento che M. dovrà subire entro quest'anno.

Avevo anticipato che nell'ultimo periodo le condizioni di salute di M. sono peggiorate e che questo è un momento abbastanza complicato per noi... volevo aggiornarvi ma ci sarebbero talmente tante cose da dire e da spiegare che è difficile decidere da che parte cominciare. Perciò comincio da qui, in attesa di darvi ulteriori particolari. La situazione renale di M. non è una novità è qualcosa con cui conviviamo da anni, ma fino a un po' di tempo fa le sue condizioni erano accettabili, adesso sono cambiate molte cose, purtroppo in peggio. I primi segni che la sua salute stava peggiorando sono arrivati nell'estate dell'anno scorso , all'inizio non li abbiamo colti del tutto, per lo meno io cercavo di sdrammatizzare e mi rifiutavo di attribuire certi sintomi al problema renale. Ma sono arrivati altri sintomi che lo hanno tormentato per tutto l'autunno e l'inverno e ovviamente gli esami sono progressivamente peggiorati ...

Poi, il nefrologo ci ha colti di sorpresa all'inizio di quest'anno quando ci ha detto che dovevamo considerare l'idea di sottoporre M. ad un trapianto. In principio questa cosa ci ha letteralmente sconvolto. Non eravamo preparati. Poi un pochino alla volta siamo arrivati al punto di cominciare a desiderare che si possa arrivare presto a questo tipo di soluzione, anche se ci sono tante implicazioni ... perché nel caso di M. non si tratterebbe di ricevere un rene da uno sconosciuto, ma da un vivente consanguineo e nella fattispecie da sua madre. Potete immaginare tutte le implicazioni.

In questo momento non ho molta voglia di dilungarmi nei dettagli che rimando a eventuali post successivi. Basti dire per ora che il trapianto si farà, anche se non sappiamo ancora esattamente quando, ma dovrebbe accadere entro l'anno. Oggi speriamo appunto di venire a sapere qualcosa di più.

6 commenti:

  1. Oh!!!
    E perché propro da un consanguineo vivente?

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  2. Antonio: Primo perché la lista d'attesa da donatore cadavere è molto lunga, forse dovrebbe aspettare anni per avere la fortuna di essere chiamato, durante i quali potrebbe dover essere sottoposto alla dialisi, cosa che speriamo di poter evitare, perché oltre ai disagi che puoi immaginare, sembra che anche una sola sessione di dialisi potrebbe aumentare le possibilità di rigetto, quindi se non si passa per quello stadio è meglio. Secondo, perché con il consanguineo aumentano le possibilità di successo del trapianto: le possibilità di rigetto diventano molto inferiori, anche se un rischio c'è comunque. Nel qual caso, se dovesse succedere, il donatore avrebbe fatto un sacrificio inutile ... quindi immagina come ci sentiamo tutti! E' un po' come giocare alla roulette russa in un certo senso ... :(

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  3. mi ricordo della famigerata scorsa estate in cui si erano sommate la tua capocciata ed i suoi problemi, vi auguro davvero che tutto possa andare bene, ormai la medicina ha fatto davvero passi avanti e ci sono fior di professionisti seri e competenti.
    un abbraccio grnade

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  4. Non so, Grazia, nell'ultima visita sono state dette cose che non ci aspettavamo proprio, anche cose che non avevamo esattamente chiesto di sapere e che forse per un malinteso, il medico ha creduto giusto di dirci ... e i dubbi e le paure si sono moltiplicate.

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  5. mi spiace molto, apprendo solo ora i motivi seri di salute che vi assillano... è davvero una situazione particolare... un bacio!

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  6. @soleyada sì, è proprio così, è particolarmente difficile. :(

    Cerchiamo di vivere alla giornata e di pensare positivamente.

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