martedì 6 dicembre 2011

Una nuova fornitura di sacche

E' arrivata oggi. Ieri ci ha chiamato il corriere per avvisarci della consegna. Stavolta era a casa anche M. Ci hanno portato 33 scatole di sacche per un totale lordo di 280 kg, il che è un mistero, perché l'altra volta lo stesso numero pesava 320 kg, almeno secondo quanto c'era scritto sulla bolla di accompagnamento. Stavolta mi sono sentita meno sconfortata rispetto all'altra volta e anche il camion del corriere mi è sembrato un po' più piccolo. Sto ancora chiedendomi se è stata un'impressione mia oppure era effettivamente così. Però, strano come pian piano ci si abitua anche alle cose che ci mettono più a disagio. Non so se è un segnale positivo o solo senso di rassegnazione. Comunque, bisognerà che facciamo il conto di quanti scatoloni abbiamo, perché se ogni volta ce ne portano di più di quelli che servono per un mese intero, il numero complessivo di scatole che dobbiamo conservare in casa nostra è destinato ad aumentare in modo esponenziale. Povero ripostiglio e povera mansarda...

Il nostro ripostiglio.
Le scatole sono quelle a destra e in fondo.
Al momento ne contiamo circa una quarantina.


Intanto, come conseguenza del fatto di aver (forse) toccato inavvertitamente con un polpastrello la connessione del catetere che doveva rimanere sterile (è successo sabato scorso), M. deve andare tutte le sere in ospedale e fare un'ultimo scambio lì con una sacca speciale con una concentrazione di glucosio più alta del normale e nella quale le infermiere inseriscono anche un antibiotico. Poi dovrà tenersi il liquido nella pancia fino al mattino dopo (mentre di solito dorme "vuoto", come avevo spiegato qui). Fratello gemello (marito di zia M.) ha chiesto se M. deve andare a fare questo scambio in ospedale anche giovedì prossimo che è l'8 dicembre. Gli abbiamo fatto presente che l'antibiotico non fa festa. M. si arrabbia molto quando Fratello gemello gli fa questo tipo di domande. A volte sono proprio gemelli diversi quei due.

5 commenti:

  1. a volte certe domande irritano, ma credo sia anche normale visto il periodo. come ogni cosa che ci mette a dura prova uscirete rafforzati! credo che non sia facile nemmeno per te questo periodo, perchè avrai centinaia di cosa da fare e da pensare... la foto rende la mole di pacchi che sono arrivati ! Un abbraccio forte!

    RispondiElimina
  2. Certo che è pazzesco...solo per aver toccato il catetere con un dito giarda quanto via vai dovete fare...certo, meglio essere sicuri e sotto controllo, però uffa, non c'è mai pace!
    Gli scatoloni sono davvero tanti e ingombranti. Per fortuna che avete quella zona ripostiglio dove accumularli, almeno finchè ci stanno.
    Mi fa sorridere l'osservazione di tuo cognato (a voi un po' meno, lo so ;-)), è disarmante nella sua beata ingenuità...

    RispondiElimina
  3. @trilly: vero, irritano, io forse sono più paziente di M. con suo fratello, è anche vero che noi certe cose le viviamo sula nostra pelle, dall'esterno è più difficile capire, lo perdoniamo per questo ;-)

    @LVB: non dirlo a me, è un'angoscia continua ... hai visto quanti scatoloni? Sì, per fortuna che avevamo questo spazio (perché c'è anche chi non ha questa fortuna!), ma abbiamo dovuto comunque rivoluzionare un po' la casa per far posto alle scatole e certe cose che abbiamo dovuto spostare sono ancora ammassate in garage senza aver trovato una collocazione decente.

    RispondiElimina
  4. il fratello superficiale può capitare a tutti, il problema è che lì le domande cascano su un nervo scoperto, che é il discorso dialisi...
    ma per il solaio della povera mansarda non si può fare nulla? (che ne so rinforzare con un trave d'acciaio dove insiste il carico...
    un abbraccio forte e buon appuntamento serale con l'antibiotico

    RispondiElimina
  5. @soleil: sai che non avevo pensato al discorso del peso? In realtà fino a questo momento mi era sembrato solo un problema di ordine e ridisposizione delle cose.

    RispondiElimina

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...