venerdì 11 maggio 2012

Un casalinga alle prese con la spesa

Ovvero: Come stressarsi la vita in una sola mattina


Fare la spesa per me è estremamente stressante, come immagino per la maggior parte della gente. Così è stato anche ieri, ma forse non solo per colpa della spesa, sono proprio io che incarno un caso esemplare di casalinga disperata (desperate, ma anche hopeless ... e chi sa bene l'inglese dovrebbe cogliere la differenza).

Caliamo un velo pietoso sul fatto che impiego una mezzoretta a scrivere la lista che finisco regolarmente per dimenticare a casa e naturalmente anche ieri è stato così. Sorvoliamo anche sul fatto che avrei potuto partire prima da casa ma ho perso tempo a scrivere sul blog e a commentare in altri blog amici.

Questa volta però sono stata brava, non ho dimenticato le borse della spesa. Da quando i sacchetti di plastica sono diventati fuorilegge perché antiecologici (poi 'sta cosa non si è capita bene, perché nei supermercati non ce li hanno più, ma in un sacco di altri negozi li usano ancora, come si spiega?), devo assolutamente ricordarmi di portare le mie borse, quelle termiche per i surgelati e i freschi e quelle di stoffa ed ecologiche per tutto il resto. Anche perché le volte che le dimentico e mi tocca ricorrere ai sacchetti biodegradabili del supermercato è un disastro: non è assolutamente possibile riciclarli come vorrebbero farti credere, perché si tagliano solo a guardarli, figuriamoci dopo averci messo 2 o 3 spigolose scatole di pasta ... ma, come dicevo, stavolta non ho dimenticato le mie borse e quasi mi compiaccio di me stessa.

Così, arrivata al centro commerciale, parcheggio, tiro fuori le mie borse dal bagagliaio e con queste sotto il braccio, mi dirigo a grandi passi verso la scala mobile ... sono lì da 2 secondi quando mi accorgo di avere ancora le chiavi della macchina in mano ed è lì che il dubbio mi assale... avrò chiuso la macchina? Uhmm, dubbio atroce, sono troppo lontana per poter controllare, valuto se ripercorrere la scala mobile a ritroso (in realtà non è una scala, ma una rampa con tapis roulant), ma per fortuna il buon senso ha la meglio, mi rendo conto che sarebbe un'impresa alla Mr Bean e riconsidero le mie opzioni. Così, aspetto di essere arrivata in cima, dopo di che faccio inversione di marcia e mi fiondo sulla scala mobile che scende. Naturalmente davanti a me ci sono almeno 5-6 persone, non è possibile oltrepassarle per accelerare i tempi, mi tocca aspettare di essere arrivata giù. Arrivata nei pressi della macchina ovviamente scopro che sì, l'avevo chiusa, la mia passeggiatina è stata inutile.

Ok, pazienza, ritorno su. Stavolta, mentre sono sulla scala mobile, metto via le chiavi nella borsa (pregando mentalmente di riuscire poi a ricordarmi dove le ho messe) e mi preparo l'euro per il carrello. Per fortuna ce l'ho, è l'unica moneta in tutto il portafoglio però l'importante è che io ce l'abbia. Arrivata ai carrelli, viene fuori che non c'era tanto bisogno di affannarsi a cercare l'euro perché tanto ci sono almeno un paio di carrelli "liberi" per cui non serve neanche la moneta. Sono comunque contenta, perché nelle mie varie storie di supermercato mi è capitato che mi fregassero il carrello (e un euro è sempre un euro, di questi tempi bisogna stare attenti anche a quello!), oppure, peggio, mi è capitato che la moneta si incastrasse nel carrello e di non riuscire in alcun modo a tirarla fuori e quindi finendo, con  grande disappunto, per rinunciare a recuperarla.


Foto trovata qui


Appoggio le borse sul fondo del carrello, entro nel supermercato, intanto metto via l'euro e cerco la lista. Che ovviamente non c'è. Faccio mente locale e cerco di ricordare che cosa dovevo comperare. Naturalmente ritornata a casa scoprirò che ho dimenticato di acquistare un po' di cose che avevo segnato nella lista, ma questo ovviamente era scontato (tanto riesco sempre a dimenticarmene qualcuna anche con la lista, l'ho già detto che sono un caso disperato?). Faccio il mio giro abbastanza velocemente, il carrello un po' alla volta si riempie. Mi viene il nervoso un paio di volte perché come al solito tocca quasi mettersi in ginocchio per prendere le bottiglie di latte più recenti, idem per quanto riguarda le uova, quei bast... ehm, figli di ... ehm, insomma, quelli lì del super vogliono farmi prendere le cose più vecchie e prossime alla scadenza e nascondono quelle fresche, ma a me non la si fa e che ci provino a dirmi qualcosa i rott... vabbeh, avete capito. Considerate che io non dico o scrivo (né penso!) quasi mai parolacce, non è proprio nella mia natura, ma la vita ultimamente mi ha messa a dura prova e alcune volte cedo (ma solo mentalmente) al turpiloquio persino io.


Arrivo alla cassa e mando (mentalmente!) a farsi benedire un'altra cliente che ha solo un cestino (ma così stipato di merce che secondo me è più pieno del mio carrello) perché mi taglia la strada e mi impedisce di incolonnarmi in una cassa libera. Mi sposto verso un'altra cassa, scarico la spesa sul nastro della cassa, pago, riempio le mie borse, stavolta non dimentico la carta di credito sul banco del cassiere. Poi, prima di recarmi al parcheggio, cerco le chiavi della macchina, ecco, lo sapevo, dove cavolo le ho messe, ma no, eccole qui, nella tasca della borsa dove le metto di solito, ovvio, no?!

Vado a casa, arrivata a casa sudo come un maiale nello scaricare e portare su tutta la spesa (2 piani di scale). Ma ormai è tardi, devo andare a prendere la Silvia a scuola. Velocemente, metto via tutti i freschi, le cose che non vanno in frigorifero o in congelatore aspetteranno, poi vado in bagno, mi scappa una pipì terribile, ok, ora sto meglio, ma quando esco dal bagno e sto per uscire ovviamente non trovo più le chiavi di casa, oddio, dove le avrò messe, le cerco dappertutto, sotto i sacchetti eco che ho sparpagliato sul tavolo del soggiorno, nella borsa, ovviamente anche in bagno ... alla fine sono in cucina, vicino a un sacchetto di farina che ho appoggiato sul ripiano in attesa di essere messo nel pensile. Roba che mettevo le chiavi dentro al pensile, assieme alla mia scorta di farina. Che, tra parentesi, è sul ripiano più alto del pensile.

Mi precipito a scuola, ormai sono 13.08, fra 7 minuti mia figlia uscirà, quando arrivo lì ho il fiatone, ormai puzzo come una capra, vabbeh, a quello si rimedia con una doccia il prima possibile.

Alla fine sono stressatissima ed è solo metà giornata. Mi ci vorrebbe una vacanza, eh?

Comunque fra poco devo uscire per comprare le cose che mi sono dimenticata ieri... aiuto!

PS Aggiornamenti su M.: anche oggi e domani M. dovrà portare la sacca di scarto in ospedale per farla analizzare, perché sembra che per il momento la terapia antibiotica non abbia ancora fatto effetto dato che finora non hanno rilevato una tendenza alla diminuzione dell'infezione :(



15 commenti:

  1. La spesa...la spesa....che stress! quando vado da sola, di regola, arrivo alle casse con il carrello pieno a "cùccuru" (alto come una montagnola) ed è davvero una fatica scaricare il carrello alla cassa, l'imbustamento..il caricamento in auto, lo scaricamento all'ascensore, lo scaricamento bis in casa e poi vai! metti tutto a posto! Molta comprensione per te!

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  2. oddio sembra la mia mattinata tipo!!!!
    DESPERATE HOUSEWIVES

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  3. io puntualmente perdo: le chiavi quando ho bisogno delle chiavi, il telefonino quando ho bisogno del telefonino, il portafogli quando ho bisogno del portafogli....
    un disastro!

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    1. e poi quando provi a chiamarlo per scoprire dove l'hai perso, non senti nulla perché nel frattempo si è scaricato, giusto? :)

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    2. vista la grande affinità, passa dal mio blog...c'è un regalino per te! ;)

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  4. Prima di sposarmi adoravo fare la spesa ora lo odio... ma veramente!!!!! odio andare.... mi sento stanca ancora prima di cominciare ...ma secondo me dipende dai grandi supermercati.... sono loro che mi stressano!!!!!!!!!!!Ora vado in una piccola bottega vicino casa gestita da una famiglia... nonna,zie,mamma papà e bambini...hanno cose buone e se il cotto sta per finire non lo pago a 25 ma a 5 euro al chilo ...e mi chiedono se la bimba sta bene e sanno il mio nome e mi sento bene se vado li!!!!!!!!Insomma lo consiglierei a tutti....
    Ti abbraccio e tutta la mia comprensione...fettona di cheesecake diviso due?

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    1. Io ho un supermercato piccolo vicino a casa, a volte ci vado, ma solo se mi servono poche cose. In realtà vado più spesso al centro commerciale che comunque è piuttosto vicino, anche perché dall'altra parte non trovo alcune cose, ma hai ragione tu, il supermercato grande è veramente terribile. Mmmmh, il cheesecake con la Nutella .... che buono!!!! Ma non ci credo che te ne è avanzato ancora un po' ... :)

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  5. ti capisco perfettamente, io passo il tempo a dimenticare le chiavi della macchina da qualche parte, anzi a proposito stasera devo ricordarmi di cercarle perché ho usato il doppione. :)

    PS: in bocca al lupo per l'infezione. Con un po' di fortuna con l'antibiogramma sulle sacche beccano l'antibiotico giusto

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    1. anche tu? potremmo fondare un club, avremmo tantissime adesioni ...

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  6. a me piace molto fare la spesa soprattutto al super, mi rilassa! sono attrezzatissima, borsone super capienti, gettone al posto dell euro, per pagare carta bancomat o quella del super stesso che è comodissima poichè non paghi subito ma il mese dopo tutte le spese del mese in corso, basta una firma! mi piace curiosare le occasioni, il 2x1 , insomma mi piace si è capito?

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    1. Sei la prima persona che conosco che diche che si rilassa a fare la spesa! Capirei lo shopping per negozi di cose frivole, ma la spesa al super!!!! Mi lasci basita.

      Anch'io ho le borsone (ho anche quelle per i surgelati, avute in omaggioo acquistando le pizze della Cameo), ma come hai letto le dimentico regolarmente a casa, ho anche il gettone, ma anche quello chissà dov'è finito .... il discorso del pagamento, beh, dove vado io non c'è quest'opzione della carta del super, io comunque pago quasi sempre con cara di credito (la mia però ha il pin) perciò mi pare che il risultato sia più o meno lo stesso. Anch'io guardo le offerte, se mi possono far risparmiare qualcosina, ma solo se riguardano prodotti che già prendo abitualmente.

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