lunedì 31 maggio 2010

Mal di schiena


E' quello che mi viene solo guardando questo video ...



 






In sintesi

E' stata una settimana abbastanza impegnativa. Vorrei raccontarvi tante cose, ma sono sempre di corsa e anche ora, dopo aver aggiornato il mio profilo di facebook, sono stanchissima e non vedo l'ora di andare a dormire, data l'ora tarda. Ma dato che quando sto un po' di giorni senza scrivere c'è chi si preoccupa, faccio un piccolo sforzo per aggiornarvi un po'.


 




  • Venerdì scorso Silvia ha fatto il suo primo (e speriamo che non sia l'ultimo) minisaggio di danza moderna.   E' stato bellissimo, più bello di quanto mi aspettassi! La serata si è conclusa con piccolo rinfresco organizzato da noi genitori. Chi mi segue anche su Facebook può vedere sui miei album le foto dei balletti.



 




  • Sia venerdì sera che sabato sera siamo andati alla sagra del quartiere. La sagra quest'anno non è un granché. Molti negli anni scorsi si sono lamentati perché disturbati dal rumore delle giostre e dal chiasso dei suoi frequentatori. Così adesso le giostre sono state trasferite in un parcheggio diverso da quello abituale, con conseguente riduzione del numero di giostre. Perciò è una sagra un po' desolante quest'anno ... ma Silvia naturalmente si è divertita lo stesso.



 




  • Oggi avremmo voluto fare una gita da qualche parte... avevamo pensato a Villa Pisani a Stra, ma il tempo ci sembrava troppo incerto (col senno di poi avrebbe potuto andare) e non abbiamo voluto rischiare. Così siamo andati a visitare Esapolis, il museo degli insetti. Abbiamo accarezzato e tenuto in mano insetti vivi (io no, il marito sì) di dimensioni notevoli e visto tante altre meraviglie. Se posso posto qualche foto nei prossimi giorni.
     



So che tempo fa avevo detto che facebook non mi avrebbe avuta... e invece, ehm, come qualcuno di voi ha già scoperto (mi sono smarronata da sola ...), ho ceduto. Ma solo perché hp scoperto che era un modo per riallacciare i rapporti con un caro amico di vecchia data. Facebook continua a non convincermi molto. Non faccio quasi mai i giochi perché trovo che siano un po' una perdita di tempo ... per il resto trovo che sia più facile esprimermi qui su splinder, dove ho più spazio per scrivere i miei pensieri e si riceve più soddisfazione. Però per condividere foto con amici e parenti non è male. Mi sento più tranquilla lì, dove posso decidere chi può vedere le mie foto.

Grazie a tutti coloro che hanno lasciato un commento ai miei post precedenti. Ora è tardi e non riesco a rispondere, ma lo farò nei prossimi giorni.
Detto ciò scappo a dormire...

Che cosa cavolo stai dicendo Willis?


Gary ColemanVe lo ricordate? E' Gary Coleman, negli anni in cui era il protagonista del telefilm Il mio amico Arnold, un mito quelli della mia generazione venuti su a pane, Nutella e telefilm nei mitici anni '80. Ora però Gary non c'è più... se n'è andato 2 giorni fa, a soli 42 anni, in seguito ad un'emorragia cerebrale conseguenza di una caduta. Nella sua vita ha avuto guai con la legge, ma sicuramente ha anche sofferto molto, ha avuto problemi renali dalla nascita (proprio questi problemi gli hanno bloccato la crescita), è stato in dialisi per un periodo di tempo lunghissimo che gli ha impedito di viaggiare oltre oceano ed essere, ad esempio, ospite di Meteore, qualche tempo fa. Non so a voi, ma la sua scomparsa mi lascia un po' di amarezza.

mercoledì 26 maggio 2010

martedì 25 maggio 2010

Riassunto sfighe

Per chi se le fosse perse ... ne avevo già parlato  qui e qui.


Finora vi ho raccontato di:
 




  • svenimento all'inizio del 2010


  • morte improvvisa della mia vicina del mare (questa tecnicamente non è una sfiga mia, ma ha contribuito a rendermi depressa)


  • problemi di salute di mio padre (come sopra)


  • telefonate anonime e annuncio di una prostituta che ha scritto il mio numero al posto del suo (questa è proprio una sfiga mia, non c'è dubbio)


  • problemi di salute del marito (esami del sangue brutti, eczema causato dall'allergia ai farmaci)


  • furto di bancomat e carta di credito del marito




I dettagli del furto delle carte non ve li ho più dati, perciò ve li racconto ora.

E' andata così. Un pomeriggio di qualche settimana fa il marito doveva andare in fiera a Verona. Prima di andare, attorno alle 12.30, si è fermato a fare benzina (dal nostro solito benzinaio) e ha pagato con carta. Il marito tiene le carte in una bustina porta-carte-di-credito che gli ha regalato una banca e la bustina a sua volta di solito la mette nel portafoglio. ma questa volta, nella fretta, dopo aver pagato ha infilato le carte (assieme allo scontrino del benzinaio) nella tasca del giubbotto e non ci ha più pensato. Arrivato a Verona, ha messo il giubbotto in una specie di sgabuzzino dello stand dove si trovava a lavorare.



Dopo qualche ora è tornato in ufficio a Padova. Arrivato là, un po' prima delle 17.00  ha deciso di acquistare online dei biglietti del treno per la collega che il mattino dopo avrebbe dovuto recarsi nuovamente in fiera per conto proprio. E con che cosa doveva pagare? Naturalmente con la sua carta di credito (per poi farsi fare un rimborso in seguito). Già, perché non c'è una carta di credito dell'ufficio, è troppo complicato trovare un intestatario. Così ogni volta che deve fare un acquisto per l'ufficio, il marito deve usare la sua e questo già di per sè mi rode, ma lasciamo perdere ...

E' stato cercando la carta per effettuare questo pagamento che si è accorto della sua scomparsa. Cerca e ricerca, la carta del marito non salta fuori. E naturalmente neanche il bancomat. A quel punto marito decide di chiamare quel numero verde con cui si bloccano le carte. Il marito ingenuamente crede di averle perse lui le carte e di poterle ancora ritrovare, quindi ribalta i sedili della macchina per cercarle. Non mi racconta dello smarrimento fino alle 9 di sera quando finalmente torna a casa. Non che io sia tanto più sgaia (anzi), ma io ho pensato subito che qualcuno gliele avesse sgraffignate, sarà perché in questo periodo tendo un po' al pessimismo, nel caso non si fosse capito.

Il mattino dopo, chiamando la nostra banca, abbiamo avuto conferma che purtroppo avevo ragione io. Ci avevano già fregato 80 euro. Prelevati con il bancomat  in due diversi prelievi: chissà perché 2, poi ... 80 euro sono relativamente pochi, ma la storia non era finita. La banca non era ancora sicura che la cifra fosse definitiva. Inoltre nei primi giorni dopo il furto non sapeva nemmeno dirci da dove erano stati fatti i vari prelievi. Cioè, sapeva dirci le banche, ma non quali filiali e dove si trovavano. Perché questi dati informatici e telematici non arrivano subito alla banca. Ci vuole un po'. E' il vantaggio della telematica. Uno pensa che i tempi si velocizzino, ma non è così.



Intanto il marito fa denuncia. Pensa di fare denuncia di furto, ma i carabinieri obiettano che dato che lui non ha visto oggettivamente qualcuno mentre gli sottraeva le carte non si può fare la denuncia per furto e si deve fare quella per smarrimento ...

Poi, un'altra questione, irrisolta. Per fare il prelievo devono essere entrati in possesso del pin. Sia l'impiegato della banca che il carabiniere insinuano che doveva aver lasciato un appunto con il pin assieme alle carte di credito. Il marito giura che il pin ce l'aveva solo in testa. Ma gli altri non gli credono ...

Il marito è convinto anche che esistano delle possibilità che si riesca a scovare il numero del pin con la pirateria informatica, ma da quanto si legge in internet e secondo quanto afferma la nostra banca è impossibile, ci sono troppi passaggi informatici che proteggono questo codice, non possibile risalire al numero (l'unica possibilità è in caso di clonazione, ma questo di solito avviene quando uno fa un prelievo bancomat e a sua insaputa c'è uno skimmer inserito nella slot dello sportello bancomat e una microcamera per rilevare il pin: gli autori delle clonazioni poi non hanno nemmeno bisogno di rubare la carta perché si limitano a farne una copia). Mah, è veramente un mistero.

Passano i giorni e nel frattempo apprendiamo che la cifra complessiva di tutti i prelevamenti e pagamenti effettuati (sempre con il bancomat) arriva a 500 euro. Il tutto avvenuto in poche ore, 2-3 ore al massimo. Certo, possiamo considerarci fortunati perché potevano portarcene via di più (e non è detto che non l'abbiano fatto: sembra che la carta di credito non sia stata usata, ma chi me lo assicura? Ci crederò quando vedrò l'estratto conto il mese prossimo, dato che con la carta i soldi ti vengono tolti il mese successivo.). Ma dato che stiamo sempre molto attenti alle spese, facciamo molti sacrifici e ci concediamo ben pochi lussi, ci secca molto egualmente che 500 euro si siano volatilizzati via così dal nostro conto. I soldi non ci piovono dal cieleo e, per il nostro budget, 500 euro non sono una cifra così da poco.

Tra l'altro, si pensava di avere un massimale per i prelievi e che questo in qualche modo ci tutelasse. In effetti il massimale c'era. Ma c'era anche l'inghippo, perché il bancomat in questione poteva essere usato anche come carta di credito e così il nostro ladruncolo che ha fatto? Dopo aver prelevato in un paio di banche e aver intascato la cifra massima consentita col bancomat, si è recato in una terza banca e ha potuto prelevare usando la carta bancomat come carta di credito (in automatico il sistema la riconosce come carta di credito se nel frattempo si è esaurito il massimale del bancomat). Inoltre, il ladro ha fatto un paio di pagamenti pos (altro massimale ancora), tra cui uno di più di 100 euro da un benzinaio di un autogrill. Più di 100 euro? Ma che cosa guidava il ladro, un camion?!

All'inizio, ricostruendo i fatti, avevamo creduto che il furto fosse stato commesso presso il benzinaio di Padova. Il marito, infatti, aveva notato un tipo strano dietro di lui mentre si trovava alla cassa. Poi, però, dopo circa una settimana, sono arrivati i dati definitivi della nostra banca e abbiamo finalmente saputo che i vari prelievi e pagamenti sono avvenuti tra Verona e Peschiera. Quindi il furto o lo smarrimento (magari la carta gli è semplicemente caduta dalla tasca della giacca e qualche persona disonesta l'ha trovata) deve essere avvenuto mentre il marito si trovava in fiera a Verona.  Il marito ha raccontato anche che alla fiera c'erano un sacco di manovali presumibilmente di origine magrebina che giravano per scaricare materiale. Beh, non è detto che sia stato uno di loro, potrebbe benissimo essere stato un italiano, ma se per caso c'era qualcuno lì intorno che aveva gli stessi principi morali della bonne di Alessandra del blog I pensieri di Alle, allora ci sono buone possibilità che sia stato un marocchino di passaggio...

Speranze di recuperare i 500 euro? Probabilmente no. Esiste, sì, un'assicurazione della banca, ma pare che queste assicurazioni non servano a un tubo in questi casi. L'assicurazione sostiene sempre che tu in qualche modo non hai protetto il pin. Anche se tu asserisci che non è così, l'assicurazione se ne frega e sostiene il contrario. Alla fine è la tua parola contro la sua e non vale come prova. Pare che l'assicurazione risponda solo in altri casi, tipo se vengono portati via dei soldi dal conto di qualcuno senza che la carta venga sottratta fisicamente, come nel caso della clonazione. Nel caso del furto della carta, invece, l'assicurazione non ne risponde, perché comunque tu sei ritenuto responsabile della carta, è tuo dovere proteggerla, analogamente sei tenuto a prendere tutte le precauzioni possibili perché altri non possano entrare in possesso del tuo pin e qualora questo malauguratamente dovesse succedere la responsabilità ricadrà su di te. Riteniamoci fortunati che non ci facciano fare un giuramento con una mano alzata e l'altra sulla bibbia, quando la banca ci affida la carta di credito o il bancomat ...

Il marito non ha ancora richiesto una nuova carta di credito o un nuovo bancomat e attualmente continuo a doverlo foraggiare io con i contanti. Nel frattempo ha dovuto pagare altri biglietti del treno acquistati online e indovinate che cosa ha dovuto usare per il pagamento? Il Postepay della sottoscritta, la cui cifra era messa da parte per acquistare alcuni libri online, e adesso mi toccherà ricaricare la carta.



Pensate che con questo episodio delle carte rubate l'elenco delle sfighe sia terminato?

Naturalmente no.

Vediamo .... che cosa posso aggiungere? Ecco:
 




  • il pomeriggio stesso del furto, uscendo dalla  fiera con la macchina, il marito non ha valutato bene le dimensioni del portone particolarmente stretto e ha strisciato la macchina ...


  • nei giorni di pioggia delle scorse settimane abbiamo scoperto una nuova infiltrazione sul soffitto del soggiorno (proprio nel punto dove in precedenza avevamo avuto già altre infiltrazioni, motivo per cui qualche anno fa avevamo dovuto spendere quasi 5000 euro per rifare la coibentazione il pavimento delle terrazze sul tetto).


  • dopo neanche un anno dai lavori per ristrutturare la cucina, alcune delle piastrelle nuove (ve le ricordate? Le potete vedere qua) si sono già crepate. All'inizio pensavo fosse colpa mia, ma sono troppe e in vari punti perché io possa ritenermi responsabile.


  • il pc portatile non si accende più


  • siamo andati al CineCity a vedere Oceani 3D e i tecnici hanno sbagliato a proiettare il film ... ci avevano messo su Scontro tra titani e non se ne erano nemmeno accorti (questa non è una grande sfiga, ma in quei giorni in cui vedevo tutto nero mi è sembrato che lo fosse insieme a tutto il resto)


  • uscendo dal cinema ci siamo ritrovati in mezzo ad un'alluvione, in una strada dove ci saranno stati tipo almeno 40 cm di acqua perché i tombini non ricevevano più, e per poco non ci si è fermata la macchina (ha cominciato a tossire, ma poi per fortuna si è ripresa). Questa di fatto è una sfiga a metà, perché alla fine la macchina si è salvata.



Facciamo gli scongiuriPer ora non c'è altro. Da allora però in famiglia continuiamo a fare scongiuri, toccare ferro, legno o dove altro possa serivire.

Per fortuna, almeno negli ultimi giorni c'è il sole e questo mi rasserena un po'. Il brutto tempo che c'è stato fino a pochi giorni fa non mi aiutava molto a ritrovare una visione più rosea delle cose. Speriamo che il periodo no sia ormai passato e guardiamo speranzosi al futuro.



 



PS Ho dimenticato di dire che, come avevo già scritto in un commento tempo fa, qualche settimana fa mia suocera è andata a Lourdes. Prima delle telefonate dei clienti della prostituta e prima del furto e di tutto il resto. Le abbiamo chiesto che cosa ci è andata a fare dato l'esito. Risposta: "Figuratevi che cosa sarebbe potuto succedere se non ci fossi andata." Ecco, alll'insegna dell'ottimismo ...

lunedì 24 maggio 2010

Tempo sprecato


Una parte di me se lo aspettava. O almeno lo temeva. Nelle ultime puntate questa paura era diventata sempre più concreta. Mancava tropo poco tempo alla fine di Lost perché gli autori potessero inventarsi un finale con delle risposte plausibili a tutti i misteri e dubbi irrisolti. E adesso ne abbiamo la conferma: gli autori non sapevano più che pesci pigliare. Autori del cavolo, come abbiano fatto ad ottenere quel lavoro non si sa. Io mi sento delusa, tradita. Fino a ieri mi domandavo come sarebbe stato il dopo-lost .... non avrei mai trovato un'altra serie così avvincente. Ma dopo questo finale, vorrei solo avere il potere di scovare gli autori e dirgli in faccia quello che va bene (purtroppo i fan non hanno questo potere)... per 6 anni ho seguito Lost pensando che molte cose che succedevano in quella serie fossero assurde ma che avessero una loro logica che prima o poi avrei finito per comprendere (nelle ultime settimane ci capivo sempre meno e cominciavo a temere di essere io ad avere un quoziente di intelligenza troppo basso). Invece no. Il finale sembrava quello di Ghost Whisperer e la logica è andata a farsi benedire. Le risposte e le spiegazioni che aspettavamo non ci sono state. 6 anni sprecati.



L'unica consolazione è il non essermi alzata alle 6 della mattina per vedere questa boiata di finale trasmessa in contemporanea con gli Stati Uniti (ma poi gli Stati Uniti non hanno diversi fusi orari? Le puntate finali sono state trasmesse dappertutto alla stessa ora? ), dato che comunque non sarei riuscita a vederlo tutto visto che alle 7.20 ero già fuori di casa. Mi sono limitata a registrarlo e ho finito di guardarlo poco fa. Ma col senno di poi avrei fatto meglio a risparmiarmelo.



Non doveva chiamarsi Lost questa serie, ma Wasted. Wasted time.

lunedì 17 maggio 2010

Proprio come le ragazze italiane ...


Ogni tramonto sarà stato così?Jessica Watson non è parente di Emma Watson, la Hermione di Harry Potter, no, almeno non credo. Ma ha avuto lo stesso il suo momento di gloria ed è salita alla ribalta delle cronache perché qualche giorno fa ha completato il giro del mondo in barca a vela in solitaria ... non so in quanti abbiano compiuto un'impresa del genere (forse nemmeno così pochi), certo che lei è la prima 16enne ad averlo fatto (e per questo è entrata nel guinness dei record come la persona più giovane che si sia cimentata in un'impresa del genere). Ok, compie 17 anni domani, ma quando è partita ne aveva 16.
 
Io ho pensato che doveva essere proprio un'australiana a fare una cosa del genere. Noi genitori italiani saremmo stati d'accordo a lasciar fare una cosa così, anche molto rischiosa, a una ragazza così giovane?  In un certo senso ammiro non solo Jessica, per il coraggio dimostrato, ma anche i suoi genitori, per aver acconsentito a lasciarla andare. Io mia figlia, che ne ha appena compiuti 8, non l'ho lasciata nemmeno partecipare alla gita scolastica a Pistoia qualche settimana fa ... figuriamoci se posso immaginare che un giorno mi dica: "Mamma, parto in barca a vela ... torno fra sette mesi, ma non stare in pensiero, intanto mi circumnavigo il globo..."
 
Per completare l'impresa Jessica ha impiegato 210 giorni. Mi sono anche chiesta: andava a scuola Jessica? E come avrà fatto con i compiti? Mah ...

venerdì 14 maggio 2010

Un altro giorno speciale


Buon compleanno cucciola! Oggi è il compleanno della mia tata. Compie 8 anni!




Stamattina si è alzata presto, nonostante ieri fosse andata a letto piuttosto tardi (ma tale era l'eccitazione!) e stamattina quando le ho fatto gli auguri mi ha abbracciato stretta e mi ha detto: "Grazie mamma per avermi fatta nascere e per tutte le cose belle che fai sempre per me!"

Come non andare in brodo di giuggiole con una bambina del genere?!

Poi io le ho raccontato di quando è nata ... le ho detto che a quell'ora (le 7) era già nata da circa 40 minuti e che l'avevano messa sul lettino accanto a me così ci siamo guardate negli occhi per la prima volta. Poi il suo papà l'ha tenuta in braccio per la prima volta e l'ha portata fuori dalla sala parto per farla conoscere ai suoi nonni. Le ho raccontato che è stata un'emozione grandissima per tutti noi e ho aggiunto:

"Non riesco a credere che siano già passati 8 anni: è stato un momento indimenticabile ..."

Al che lei ha ribattuto: "Lo è stato per te. Io non me lo ricordo più ...."

I bambini hanno sempre la battuta pronta, eh?

Yummie!Oggi sarà una giornata molto intensa: intanto io ho una montagna di cose da fare per finire di organizzare la festa di domani. Per festeggiare con i suoi compagni e con le maestre, come vuole la tradizione della nostra scuola stamattina ha portato in classe una torta focaccia preparata dalla sottoscritta e terminata di cuocere dopo la mezzanotte della notte scorsa. Tra parentesi, sono una delle pochissime mamme che mandano a scuola la torta fatta da loro, perché la maggior parte delle mamme manda tortine del Mulino Bianco o simili.

Lei avrebbe voluto che preparassi anche altre 2 torte, una per le compagne della pallavolo e un'altra per le compagne di danza moderna (oggi pomeriggio va agli allenamenti di entrambe le discipline). Non sarebbe stato appropriato farle un gestaccio (quello che mio padre anticipa solitamente con la frase: "Sai dove portava l'ombrello mio nonno?"), ma mi sono limitata a spiegarle che la mamma non aveva tempo di preparare tutte queste torte, per non parlare del fatto che 2 feste (una stamani a scuola e una domani) mi sembrano festeggiamenti più che sufficienti ... le ho spiegato che deve accontentarsi e che è già abbastanza fortunata così: ci sono bambini che poverini non ne ricevono nemmeno una di festa.

Slurp ...Le avevo proposto di portare dei sacchetti di caramelle, ma a Silvia non sembravano abbastanza, dato che in entrambe le palestre i bambini di caramelle ne hanno già (vengono usate come premi). Allora abbiamo trovato un compromesso e per le compagne della pallavolo ho acquistato un sacchettone di marshmellows (a me non piacciono e non mi piace molto nemmeno che Silvia li mangi, ma per una volta si può fare un'eccezione) e per quelle della danza (che sono di meno) una confezione di lecca lecca assortiti e di varie forme (così se vogliono li mangiano in palestra, altrimenti se li portano a casa e li mangiano un'altra volta, dato che l'allenamento termina alle 19.00).

Party!!!Stasera daremo a Silvia qualche regalino, ma non posso anticiparvi di che cosa si tratta. E domani ci sarà la festa alla ludoteca. E poi finalmente io mi rilasserò. Ieri ho camminato per 12 km, i miei fianchi se ne sono accorti, ma nonostante tutto sono abbastanza carica di energia. Però un po' di riposo dagli impegni di questi giorni non guasta.

mercoledì 12 maggio 2010

Depressione (un po' meno) - parte seconda

Non posso dire che il malumore mi sia passato del tutto, ma oggi mi sento un po' più serena.



Intanto ieri ho accompagnato il marito dal dermatologo che ha fatto una diagnosi abbastanza precisa: l'eczema del marito è dovuto sicuramente ad una reazione allergica ai farmaci che prende e molto probabilmente allo Zyloric, farmaco che assume per abbassare la proteinuria.

Da una parte mi sento sollevata perché almeno sappiamo di che si tratta, dall'altra non tanto perché non sarà facile trovare un rimedio. Adesso, intanto,  il marito deve continuare a prendere un antistaminico per una ventina di giorni, usare delle pomate localmente per alleviare il prurito, fare degli esami del sangue specifici per controllare il livello delle IgE e altri fattori allergici. Dopo di che dovrà ricontattare telefonicamente il dermatologo per decidere il da farsi. E successivamente, e questo forse è il passo più importante, il nefrologo a sua volta dovrà prendere in considerazione questo problema e dovrà decidere se è possibile sospendere lo Zyloric o trovare un'alternativa. Sospendere lo Zyloric è un po' problema e perciò non abbiamo idea di che cosa deciderà il medico. Il problema è che il rene del marito non riesce a filtrare a sufficienza le proteine e quindi bisogna abbassare la proteinuria con un farmaco (oltre che con una dieta ipoproteica), altrimenti se aumenta il valore della proteinuria si alza anche la pressione e se si alza quella aumenta il rischio di infarto. Insomma ... è complicato (e fa un po' paura).

Nei giorni scorsi il marito aveva anche le caviglie molto gonfie e quindi aveva cominciato a pensare che fosse colpa del rene che non funzionava più bene, invece il dermatologo ci ha spiegato che dipende tutto dall'istamina liberata dalle IgE. Resta sempre, poi, il dilemma del perché il nefrologo consideri l'insufficienza renale del marito un'insufficenza lieve, quando con i valori della clearance della creatinina che ha lui, da quanto si legge in internet, si rientra nei casi di insufficienza renale grave. Ogni volta che il marito fa questi esami veniamo assaliti dai dubbi ... e ogni volta il nefrologo ci dice che non bisogna guardare solo il valore della clearance, ma occorre fare un valutazione complessiva di tutti gli esami. Noi ci fidiamo, ma quando ritiriamo gli esami finché il marito non fa la visita siamo sempre molto, molto in ansia. L'altro ieri praticamente il marito già si vedeva in dialisi e io, da parte mia, senza dirglielo, stavo già considerando di donargli un rene ...

In questi giorni ho risolto un altro piccolo problemino che mi stava a cuore. Fra 2 giorni è il compleanno di Silvia, ma noi avevamo deciso di festeggiare sabato con gli amichetti. Negli scorsi 2 anni abbiamo fatto la festa una volta in una ludoteca con i gonfiabili e un'altra volta in un parco con degli animatori dove però c'era la possibilità di avere una sala in caso di pioggia. Ogni anno è stato uno stress a causa dei genitori che non confermavano entro la data prefissata (qualcuno addirittura si è presentato direttamente senza aver dato conferma ... e che potevo fare, mandarlo via?), senza tenere conto dei problemi organizzativi nonché del fatto che ad esempio, quella volta al parco, dovevo per forza pagare un animatore per 20 bambini (100 euro), ma se avevo anche solo un bambino in più mi toccava prenderne un altro che costava altri 80 euro ...

Quest'anno avevo optato per un compleanno più semplice, meno costoso e forse anche più sano ... un pomeriggio al parco vicino a casa (non quelllo dell'altra volta che è più lontano e più costoso) sembrava davvero una splendida idea. E gli altri anni avevo prenotato qualcosa al coperto per paura della pioggia, ma poi ogni volta c'erano almeno 30 gradi e un sole che spaccava le pietre. Per qualche legge di Murphy, quest'anno che ero risoluta fare all'aperto, c'è questo tempaccio schifoso.



Un'alternativa poteva essere farsi dare una stanza in patronato. Inoltre avevo pensato a qualcuno per l'animazione anche in quel caso. Ma .... l'animazione costava troppo e per quanto riguarda il patronato, beh, bisognava chiedere il permesso al parroco e noi non frequentiamo la chiesa, Silvia non fa catechismo, poi, mi sono fatta un po' di conti e alla fine non spendevo tanto meno che non a farla in ludoteca (anzi, forse avrei speso addirittura di più). Ho chiamato in una ludoteca vicina a casa nostra, ho chiesto se avevano posto e c'era ... ho parlato col marito e alla fine abbiamo deciso di prenotare lì. Non sono contentissima, perché sui gonfiabili ho sempre paura che qualcuno si faccia male, ma d'altra parte non vedevo altre soluzioni, a meno di non fare venire tutti qui e farmi distruggere la casa ...

Aver sistemato questa cosa, mi tranquillizza un po'.

Poi oggi pomeriggio andiamo al cinema con i nonni a vedere Oceani 3D e poi stasera in pizzeria, anche questo contribuisce a restituirmi il buon umore.

Del furto delle carte (vedi mio post precedente) devo parlarvi per forza un'altra volta.

PS Volevo dire a quella persona che ieri è capitata qui per caso googlando "Il maschio della mantide sa che sarà mangiato?", che dalla domanda che ha posto mi sembra proprio che non abbia molta stima dei maschi in natura ... per me non lo sa, altrimenti se lo sa vuol dire che è proprio un maschio fesso!

lunedì 10 maggio 2010

Depressione - Prima parte


In questi giorni mi sembra che vada tutto a rotoli. Continuo a ripetermi che ci sono cose peggiori che accadono nella vita, ma nello stesso tempo non riesco a non sentirmi giù. Dall'inizio dell'anno me ne sono successe un po', a me e alla mia famiglia, negli ultimi giorni si sono aggiunte nuove sfighe e tirando le somme, adesso faccio molta fatica a ritrovare il buon umore. Sono depressa e anche un po' stressata.




L'anno è cominciato con il mio svenimento, ricordate? Ne avevo parlato qui. Per il mio episodio ho dovuto fare tutta una serie di esami di controllo, fortunatamente però tutto è risultato a posto. Negli stessi giorni è mancata la mia vicina di casa del mare, lasciando il marito e le tre figlie nella disperazione.

Subito dopo, però, è successo anche che mio padre è stato male, per un po' non riusciva più a camminare, per un po' ha dovuto anche usare un deambulatore. All'inizio ci ha fatto prendere molto spavento (è andato al pronto soccorso 2 volte e una volta in ambulanza perché non era in grado di scendere le scale di casa sua né tanto meno di camminare), poi è venuto fuori che si trattava di una banale sciatalgia. Da lì sono stati scoperti vari problemi alla colonna vertebrale e lì la storia è lunga, ma mi riprometto di raccontarla un'altra volta, giusto per fare sapere al mondo che bei medici ci sono in giro (naturalmente non mi aspetto che sia un concetto nuovo, ma credo che certe storie debbano comunque essere raccontate). Per farla breve, dopo aver preso in considerazione vari tipi di terapia, inclusi un paio di interventi chirurgici, alla fine mio padre ha deciso di non fare nessuna operazione e ora sta un po' meglio, ma siamo sempre sul chi va là. Potrebbe avere una ricaduta in qualunque momento.

Veniamo di nuovo a me. Circa un mese fa ho cominciato a ricevere telefonate da numeri sconosciuti. Ulteriore stranezza era che molti di queste chiamate provenivano da cellulari, ma altre da numeri di Roma. Per una serie di coincidenze all'inizio vedevo solo le chiamate, ma non riuscivo a rispondere, perché quando arrivavano impegnata e il telefono non era vicino, oppure camminavo in mezzo al traffico (durante mie lunghe, chilometriche camminate di cui avevo parlato qui) e non riuscivo nemmeno a sentire la suoneria del telefono. Dopo un po' sono riuscita a rispondere a un paio di telefonate. La prima mi è sembrata strana, ma non mi ha permesso di capire ... successivamente ho risposto a un'altra e una voce maschile, apparentemente abbastanza giovane, mi ha detto: "Ciao, ho letto il tuo annuncio in internet ..." Allora lì mi è venuto il sospetto, ho googlato il mio numero e ho scoperto che una prostituta ha messo il mio numero in un sito di incontri in un annuncio con tanto di foto  in cui offre le sue prestazioni sessuali, non vi dico di che tipo ma potete immaginare. In realtà ha messo anche il suo numero, in testa all'annuncio. Poi in fondo l'ha inserito di nuovo, ma nel farlo ha sbagliato una cifra. E così è venuto fuori il mio. Ah, e la prostituta era di Roma, naturalmente.



Per tentare di fare qualcosa, ho chiamato la polizia postale della mia città. Mi hanno risposto che purtroppo non potevano fare nulla, perché il sito dove era stato inserito l'annuncio incriminato aveva sede all'estero e che l'unico modo per ottenere qualcosa sarebbe stato intraprendere una  rogatoria internazionale, il che rappresenta un costo per lo stato, e lo stato si assume il carico di spese simili solo in casi più gravi. Il consiglio del poliziotto con cui ho parlato è stato, per quanto spiacevole potesse essere, di provare a contattare la prostituta e chiederle di correggere l'annuncio. Naturalmente io non ero molto ansiosa di parlare con una prostituta. Ma intanto continuavo a ricevere telefonate, a cui naturalmente non rispondevo se provenivano da numeri sconosciuti, ma nel frattempo avevo il terrore che Silvia riuscisse a prendere il telefono (anche se cercavo di non tenerlo alla sua portata) e rispondesse lei ... non potendo sapere come avrebbero potuto esordire gli aspiranti clienti della prostituta, magari con volgarità che come potrete capire preferivo risparmiare alla mia bambina.

Allora il marito ha deciso di provare a chiamare lui questa persona, ma non volevamo usare uno dei nostri numeri (anche se in pratica lei aveva già il mio), così ha  messo il cellulare in anonimo e ha provato più volte e in varie fasce orarie della giornata, ma inutilmente, il cellulare della tipa era sempre spento. Lei infatti nell'annuncio aveva precisato no telefonate da numeri anonimi: probabilmente tiene il telefono spento e poi richiama lei ... magari perché non può rispondere al telefono finché sta "lavorando".



Dato che nell'annuncio c'era anche un indirizzo e-mail, abbiamo pensato di scriverle, ma certo non volevo scrivere utilizzando il mio indirizzo e-mail abituale, così l'idea era di aprirne uno da usare solo in questa occasione. Continuavo a ripetermi, oggi lo faccio, ma in quei giorni il marito ed io eravamo sempre molto occupati, ci ritrovavamo sempre alla sera tardi e ed aravamo entrambi esausti, così ogni volta ci dicevamo, ok, lo facciamo domani ... nel frattempo le telefonate hanno cominciato a diradarsi, probabilmente perché  intanto l'annuncio era diventato vecchio e i frequentatori del sito di incontri cercavano inserzioni più recenti. E' andata a finire che non ho più fatto nulla. Telefonate strane ormai non ne ricevo più, fortunatamente. Il mio numero però è ancora lì. Forse non lo vede più nessuno. Ma io so che è lì e non sono molto contenta. Prima o poi devo decidermi a fare qualcosa.

Comunque, avevo smesso di pensarci e negli ultimi giorni mi sentivo abbastanza serena, ma poi sono arrivate nuove preoccupazioni e nuove sfighe. Per quanto riguarda me, beh, a forza di camminare sono riuscita a farmi venire male a un ginocchio, ma questo è davvero il meno. In aggiunta a ciò, mi sento alquanto stressata, psicologicamente e nervosa come non mai un po' per la dieta che sto seguendo in questo periodo (probabilmente la mancanza di zuccheri non aiuta il mio umore), un po' perché una delle 2 persone che mi stanno seguendo adesso in questo percorso che ho intrapreso mi sta veramente esaurendo perché oltre a stressarmi proibendomi praticamente di avere una vita sociale e facendomi sentire in colpa ogni volta che faccio anche una minima trasgressione, si intromette anche in questioni che non la riguardano proprio, ad esempio dispensandomi consigli non richiesti su come devo educare mia figlia... consigli che detti da una che la propria figlia dodicenne non la vede, per propria scelta, se non la sera tardi, quando va bene, apparentemente senza curarsi affatto della possibilità che questa ragazzina possa pagarne un prezzo e soffrirne, beh, a mio parere non valgono molto (e con questo io non voglio assolutamente dire che io sono la mamma perfetta, anzi sono una mamma pasticciona come quelle di questo post di Emily Jacks).

Ma quello che succede a me, come ho già detto, è il meno. Non posso non sentirmi preoccupata per gli esami di controllo del marito che non sembrano molto belli. Nel frattempo, da diversi giorni, gli è uscito anche un esantema di cui non riusciamo a capire la natura. E sono giorni che si gratta. Domani deve andare dal dermatologo, ma nel frattempo abbiamo questa paura che in qualche modo lo sfogo sia collegato ai suoi problemi renali. Il controllo dal nefrologo doveva essere questa settimana, ma hanno chiamato dall'ospedale e l'hanno procrastinato alla prossima. Così dovremo aspettare ancora. E intanto il marito ha anche le caviglie gonfie. E anche una mano è gonfia (a forza di grattarsi?).

E per concludere la serie di sfighe, la scorsa settimana il marito è stato derubato di carta di credito e bancomat. E come se non bastasse sono riusciti a portarci via dei soldi, prima che il marito se ne accorgesse e bloccasse le carte. Dato che anche questa è una storia lunga, i particolari li rimando a un altro post, prossimamente su questo blog ... intanto, nell'attesa, verrò a leggere i vostri blog, sperando di ritrovare lì un po' di buon umore.

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