mercoledì 3 novembre 2010



Stamattina appaena alzata quando vado in bagno la prima cosa che faccio è tirare su la persiana e controllare fuori dalla finestra. Tutto a posto. Le macchine nel parcheggio dietro a casa nostra sono ancora lì. Non stanno galleggiando chissà dove. E questo è già un buon segno. Mentre sono in bagno sento la sirena di un'ambulanza. La strada che dal centro porta verso casa mia è molto, molto trafficata ed è all'ordine del giorno sentire sirene di ambulanze o polizia, ma stavolta è diverso. Il canale che separa il mio comune da quello di Padova è a rischio esondazione già da 2 giorni e così anche il Bacchiglione, il nostro fiume.



Ieri mattina avevano chiuso il ponte sul canale ed era impossibile passare. Nel pomeriggio l'hanno riaperto e il marito si è arrischiato ad andare al lavoro, ma la mattina l'ha passata a casa. Anche le scuole del mio comune sono chiuse, già da ieri. Il sindaco aveva emesso un'ordinanza di cui io però non ero al corrente. Abbiamo trascorso la giornata del 1° novembre a casa dei miei (che abitano in centro), non abbiamo guardato la tv, solo mio padre l'ha guardata e ci ha comunicato che Vicenza era già andata sotto acqua. Tornando a casa alle 10 di sera siamo passati ignari sopra il ponte. Non ci siamo accorti che il livello del canale si era alzato pericolosamente o forse a quell'ora la situazione non era ancora così preoccupante.



Durante la notte la è cambiato qualcosa. Al mattino c'era già l'ordinanza del sindaco che comunicava la chiusura delle scuole, ma noi, disinformati cronici, non ne sapevamo nulla. La rappresentante di classe ci ha inviato un SMS alle 8.45, ma noi eravamo talmente presi a preparaci che non ce ne siamo accorti (anche se per una volta il mio telefonino era già acceso). Dato che pioveva tanto, il marito ha portato Silvia a scuola in macchina (in realtà andiamo quasi sempre a piedi perché si tratta di un percorso di un paio di centinaia di metri, non vale davvero la pena di farlo in macchina se il tempo atmosferico non è catastrofico), ma arrivando lì ha scoperto che tutte le scuole erano chiuse (abbiamo elementari, medie e superiori) e il nonno vigile che di solito fa attraversare i bambini e che comunque si era presentato per svolgere il suo compito ha detto ai pochi studenti presenti di tornare a casa.



Marco è rientrato in casa da solo, lasciando Silvia sull pianterottolo. Io non mi sono stupita di nulla, nel vederlo rientrare senza di lei, perché ancora ignoravo la situazione. Dopo qualche minuto hanno suonato il campanello ed io , ancora in pigiama, sono andata a guardare dallo spioncino della porta, ma nella penombra del pianerottolo non vedevo bene chi c'era dall'altra parte, mi sembrava uno gnomo, ma quello gnomo aveva un'aria familiare ... ho aperto la porta e mi sono ritrovata mia figlia davanti che rideva felice. Per un attimo ho pensato che ci fossimo dimenticati di qualche sciopero della scuola (ce ne sono stati 3 dall'inizio dell'anno scolastico, ma sarebbe stato egualmente strano perché nella nostra scuola non aderiscono mai) ma il mio cervello ha avuto comunque un attimo di defaillance perché, sciopero oppure no, non riuscivo a capire come Silvia fosse arrivata fin lì da sola. Poi Silvia e il marito mi hanno spiegato cche cos'era successo.



Il marito, senza sapere com'era esattamente la situazione, è uscito comunque per raggiungere il suo ufficio (lui solitamente va in ufficio per le 9), ma dopo qualche minuto l'abbiamo visto rientrare. Gli è bastato incontrare un paio di vicine di casa che l'hanno aggiornato informandolo che i ponti erano chiusi e che non c'era modo di arrivare a Padova.



Durante tutto l'arco della giornata abbiamo seguito bollettini di guerra sul sito del Mattino di Padova, su quello dell'Arpav e su quello de nostro comune di residenza, ma per sapere se la scuole sarebbero rimaste chiuse anche oggi abbiamo dovuto aspettare fino a stamattina. Da noi la situazione è, tutto sommato, abbastanza tranquilla, ma ci sono comuni dove l'acqua è tracimata, hanno dovuto evacuare diverse zone e abitazioni, ci sono stati milioni di danni alle colture e agli edifici, ieri è venuto qui a Padova anche Bertolaso per valutare l'andamento delle cose, insomma, un vero disastro (e nel resto del Veneto, bisogna dirlo, non va molto meglio).



Adesso in realtà qui piove pochissimo (ieri per un po' era persino uscito un po' di sole), ma la situazione è grave anche per le piogge che ci sono state nei giorni scorsi e per l'acqua caduta a monte e le nevi che si sono sciolte in montagna e che hanno ingrossato i fiumi.



Come dicevo, stamattina dopo essere stata in bagno appena alzata sono andata in soggiorno, ho acceso il pc e ho controllato il sito del mio comune e ho appurato che le scuole sarebbero rimaste chiuse anche oggi. Comunque stavolta mi sono ricordata di tenere sotto controllo il telefonino e alle 7:40 è arrivato il messaggio della rappresentante di classe che confermava la chiusura. I ponti che ci riguardano più da vicino sono apparentemente aperti, ma la situazione sembra restare ancora critica.



Il marito è andato al lavoro, ma fra poco dovrà già tornare perché ha un appuntamento dal dentista qui vicino a casa. Dato che non doveva andare a scuola, ho lasciato dormire Silvia fino a tardi. Alle 9 si è alzata da sola, è arrivata in salotto, ha controllato l'orologio del decoder e ha esclamato:"Ma lo sapete che ore sono?" Meno male, un po' di senso di responsabilità ce l'ha. E' contenta di stare a casa, ma domani spera di andare perché dice che domani ci sono le sue materie preferite (che quest'anno sembrano essere inglese, informatica, italiano...). Io stamattina alle 9 avrei dovuto andare in palestra a fare ginnastica, ma dato che Silvia dormiva e mi dispiaceva svegliarla ho deciso di saltare per una volta.




Questa qui sotto è una foto di ieri mattina (trovata nel web) del ponte vicino a casa mia. Tutto sommato è una delle immagini meno inquietanti che riguardano il terrritorio di Padava negli ultimi due giorni, quini immaginatevi le altre ...



 



Che paura ...

lunedì 27 settembre 2010

Risposte

Alcuni di voi hanno indovinato alcune località, ma non tutte, quindi eccovi le risposte ufficiali al "quiz" che avevo proposto in questo post.

Il soggetto della foto n. 1 è una veduta panoramica della campagna umbra. La foto è stata scattata nei dintorni di Todi, ma noi eravamo ospiti di un hotel situato a Passignano sul Trasimeno. In effetti sul lago non siamo stati tantissimo, abbiamo girato un po' e abbiamo visitato la cascata delle Marmore (per Silvia è stata una bellissima esperienza), poi un giorno abbiamo visitato Todi e da lì abbiamo fatto un giro in macchina fino a Orvieto che in teoria doveva essere breve (solo una trentina di km), ma di fatto è durato più o meno 2 ore tante sono state le soste che abbiamo fatto per contemplare il panorama e immortalarlo con macchina fotografica e videocamera. Un altro giorno, invece, abbiamo visitato Assisi. Il resto del tempo l'abbiamo trascorso nell'hotel che aveva la piscina e l'animazione.

La foto n. 2 si riferisce a Rosa Pineta anche nota come Rosolina Mare, dove trascorriamo praticamente tutte le estati da una decina d'anni. Quando sparisco dal web durante l'estate di solito mi trovo là. Da un paio d'anni uso la chiavetta Vodafone, ma la connessione non è un granché e il tempo è sempre poco, così quando mi trovo lì non mi sento particolarmente motivata a postare su splinder.

La foto n. 3 è stata indovinata subito, si tratta in effetti di Milano Marittima. Siamo stati lì solo per 3 notti, ho rivisto velocemente i posti che frequentavo quando ero bambina (sono andata lì in vacanza per anni da quando sono nata) e abbiamo trascorso due intere giornate a Mirabilandia.

La foto n. 4 è invece un tratto di costa dell'isola d'Elba. In particolare, la spiaggia che si vede in lontananza è quella di Fetovaia, nella parte meridionale dell'isola. Fetovaia era appunto la spiaggia dove ci trovavamo noi. Non eravamo distanti da Marina di Campo.

Nei prossimi giorni vi darò altri dettagli, corredati di foto.

domenica 26 settembre 2010

Ieri


Da Media World.



Silvia: "Possiamo andare a vedere i computer tascrimm?"





E nel caso non l'abbiate ancora capito, ci siamo comprati la Wii ...

mercoledì 22 settembre 2010

Le mie vacanze


Non si è capito se l'equinozio d'autunno cade oggi oppure domani. Fatto sta che l'estate è agli sgoccioli, ce la dobbiamo mettere via. E' stata un'estate lunga e relativamente intensa rispetto ai miei soliti standard. Da quando sono tornata ho avuto un sacco di cose da fare, ne ho fatte meno della metà. Silvia ha ricominciato la scuola e in parte anche lo sport. Da allora ci sono stati diversi impegni da rispettare, tante cose da fare a casa, ma in parte mi sono anche sfogata con il pc. In vacanza lo usavo, anzi avevo persino un computer nuovo, ma mi mancava il tempo di fare tutto quello che avrei voluto. In realtà anche da quando sono tornata  non ho potuto trovare il tempo per tutto, ma un po' alla volta il tempo si troverà.

Abbiamo fatto una prima vacanza di una settimana all'inizio di luglio. Sono tornata il 10 di luglio e il giorno dopo sono subito ripartita per il mare. Sono andata nel solito posto, dove i miei hanno una casa al mare. Da lì ho fatto pochissimi spostamenti sino a fine agosto. All'inizio di agosto siamo andati in un'altra località di mare per 3 giorni, ma solo per usarla come punto di partenza per visitare un parco di divertimenti. Siamo tornati alla nostra casa al mare e dopo un giorno siamo ripartiti per andare a Battaglia Terme, il paese dove abita mia suocera e siamo rimasti a dormire lì per una notte. Siamo stati lì per un motivo preciso, in quanto siamo andati ad un concerto di un gruppo che ho molto amato negli anni della mia dolescenza e poco più tardi: i Simple Minds.

Poi siamo ritornati nuovamente al mare dove siamo rimasti sino a fine agosto (Silvia ed io per tutta l'estate, il marito è stato con noi solo per un paio di settimane in agosto e naturalmente nei weekend). Poi siamo tornati a casa a Padova, ma ci samo rimasti solo pochissimi giorni, il tempo di disfare le valige e di rifarle nuovamente perché dopo 4 giorni siamo ripartiti per un'altra settimana di vacanza, dalla quale siamo ritornati praticamente solo 3 giorni prima che ricominciasse la scuola (per la cronaca, quando Agrimonia mi ha lasciato il messaggio in tagboard, io mi trovavo ancora in vacanza e senza pc per poter navigare in internet). Per quest'ultima vacanza siamo andati nuovamente al mare, ma in posto più decente di quello dove abbiamo la casa. Innanzitutto, geograficamente parlando, non è lo stesso mare.  Il posto dove siamo andati è un'isola e quando siamo stati lì abbiamo fatto dei bagni bellissimi come non li facevamo da tempo, durante i quali abbiamo utilizzato maschera, pinne e anche le mute (che mi sono decisa a lavare proprio oggi, dopo essere stata a lungo combattuta se lavarle a mano o in lavatrice, decidendo infine per la lavatrice senza centrifuga dato che sono una scansafatiche).

Non voglio svelarvi ancora le destinazioni delle nostre passate e vacanze. Vi lascio un po' di suspense ancora per un po' ... o meglio, vi lascio la possibilità di provare a indovinare da voi. naturalmente chi mi segue anche su Facebook non deve barare. Ma per chi invece non è mio amico su Facebook lascio anche alcuni indizi (anche fotografici).

Località n.1 (quella dove abbiamo trascorso la prima settimana a luglio): in questo posto c'è un lago, non molto lontano una cascata, nei dintorni ci sono alcuni luoghi famosi che sono meta di pellegrinaggi.



Ed ecco l'indizio fotografico...



Primo indizio fotografico ... questo è uno dei tanti bellissimi panorami che abbiamo potuto contemplare durante il nostro viaggio




Località n. 2: (quella dove vado tutti gli anni): è una località di mare non particolarmente rinomata al di fuori della mia regione, si trova nella parte meridionale del Veneto e la sua pecca è il fatto di trovarsi tra le foci di due fiumi (è ubicata immediatamente a sud di uno dei due fiumi, l'atro che si trova più a sud ancora segna il confine della mia regione e secondo qualcuno anche altri confini ...). Se vi dico i nomi dei 2 fiumi diventa troppo facile, quindi accontentatevi. Indizio fotografico:



Secondo indizio fotografico ... anche se questa volta la foto non è fatta da me ma rubacchiata dal web ...




Località n.3: Non abbiamo cambiato mare per andare qui. Il luogo è abbastanza famoso, anche per la sua vita notturna (a cui noi non abbiamo preso parte) e frequentato anche da personaggi famosi (calciatori, veline e compagnia bella...). Il suo nome richiama quello di una delle città italiane più grande e importanti ... Vi si mangiano delle ottime piadine. Poi vi ho già detto che da qui ci siamo spostati in un parco a tema distante pochissimi chilometri. Segue l'inidizio fotografico:
 



Terzo indizio fotografico ... ho tagliato un po' la foto perché nell'altro pezzo c'era Silvia e non pubblico foto sue nel blog.



 



Località n. 4: (quella dove siamo stati in settembre): beh, gli indizi ve li ho praticamente già dati sopra ... Ne aggiungo solo uno: un paio di secoli fa un illustre condottiero (ma proprio di quelli famosi famosi, eh ...) vi ha soggiornato in esilio. Adesso, vi lascio all'indizio fotografico.



Quarto ed ultimo indizio fotografico. Questa è proprio la foto della spiaggia dove ci trovavamo. La foto è stata scattata durante una gita in barca.



 



Allora, avete indovinato? Naturalmente non vincete nulla, solo la soddisfazione di indovinare. Domani o al più presto le risposte.

martedì 21 settembre 2010

Addio Sandra

Rompo il silenzio solo ora, sia perché sono tornata solo da pochi giorni e non mi sono ancora pienamente ripresa dalla mia interminabile "vacanza" di cui vi parlerò appena possibile (ma chi mi segue anche su FB sa già dove sono stata e per quanto tempo), sia perché ho appena appreso una notizia triste che non posso fare a meno di commentare. Sandra Mondaini è mancata meno di 2 ore fa.  E' una notizia che in fondo non mi sorprende neanche. Non riesco a immaginare come dev'essere stato doloroso per lei vivere senza il suo Raimondo.  In un certo senso penso che sia più giusto così. Non poteva esserci Sandra senza Raimondo. Erano una cosa sola, questa è l'impressione che davano al pubblico, ma io credo che fosse veramente così. A me mancheranno tanto, come si sente la mancanza di un familiare che ci ha lasciati, e continuerò a pensare a loro con affetto e nostalgia, per tutti i sorrisi che ci hanno regalato e per la simpatia che ci hanno trasmesso.

venerdì 6 agosto 2010

Compleanno (post n. 2????)

Il mio è oggi 5 agosto...  è quasi finito, ma è stato bello, perché diverso dal solito (ma lo racconto un'altra volta ......)!!!!

La vacanza di cui ho parlato nel post precedente è stata davvero breve (grazie a tutti per i vostri commenti precedenti), ma poi una volta tornata sono ripartita praticamente subito per il mare (chi mi segue anche su FB lo sa già) e da allora ho già fatto anche altri giri qua e là per l'Italia (anche se non troppo lontano da dove sono ora), tra cui uno recentissimo di pochi giorni e terminato poche ore fa (ecco perché mi ritrovo a scrivere del mio comleanno a pochi minuti dalla mezzanotte!).

Qui al mare ho il pc , ma la connessione a internet è un po' scarsa e a parte ciò il tempo è davvero poco, anche meno che a casa. Fino a questo momento, ehm, ho passato quasi tutto il tempo che sono riuscita a trascorrere online a pubblicare le mie foto su facebook e ho trascurato un po' il blog e l'altro mio sito.... In realtà ho tanta voglia di scrivere e tante cose da raccontare e da far vedere. Spero di riuscirci presto, perciò state all'erta e non abbandonate le speranze.

PS Se questo post verrà pubbliacto 2 volte non è colpa mia, ma di quel pazzo di splinder ...

sabato 3 luglio 2010

Tempo di vacanze


Sono stata molto impegnata e non sono riuscita anche a trovare il tempo di aggiornare il blog ( o di leggere i blog altrui) nelle ultime settimane ... adesso sono in partenza per una breve vacanza. Vi lascio con un po' di suspense: quando tornerò vi racconterò dove sono stata. Un saluto a tutti e buone vacanze a chi è in procinto di andarci ...

lunedì 14 giugno 2010

Piccolo incidente


La scorsa settimana è finita la scuola (l'ultimo giorno da noi è stato mercoledì) più o meno in concomitanza c'è stata la fine di tutte le attività sportive extra-scolastiche che tenevano impegnati mia figlia ma anche noi genitori. Fine dell'anno scolastico. Fine delle lezioni di danza. Fine dell'allenamento di pallavolo. Concluso il saggio di danza. Fatto il saggio della scuola. Conclusa la giornata dello sport con il minivolley sotto il sole cocente in Prato della Valle con festeggiamenti lo stesso giorno alla grigliata della società sportiva. Finalmente si respira un po'. Parlo per Silvia, ma anche per noi. E' bello far fare a Silvia tutte queste attività, abbiamo tante belle soddisfazioni, ma è un impegno non da poco e un po' di libertà non guasta.



Giovedì sera dovevamo andare alle giostre in Prato con alcuni amichetti di scuola e relative famiglie. Un'ora prima dell'appuntamento io ho avuto una colica addominale e quindi non sono potuta andare (non mi allettava l'idea di dover passare qualche quarto d'ora nei bagni chimici di piazza Rabin). Dato che Silvia ci teneva tanto, fortunatamente il papà si è reso disponibile ad accompagnarla da solo (nonostante avesse l'onere di svegliarsi molto presto l'indomani per andare a Milano per lavoro).

L'appuntamento era alle 21 davanti alla giostra del bruco mela. Alle 21 e qualche minuto il marito mi chiama per sentire come sto e per dirmi che è tutto ok, hanno trovato gli altri bambini e genitori e ora stanno già andando in giostra.

Alle 22.15 mi richiama e io penso che sia per dirmi che stanno tornando, anche se mi sembra che sia un po' presto ... e invece, dopo avermi chiesto come sto, mi informa che lui e Silvia stanno andando al Pronto Soccorso ... Silvia scendendo da una giostra si è tagliata sul bordo di una navetta.

Naturalmente, non essendo io lì e non vedendo la situazione reale, ho preso più paura del dovuto. In realtà il taglio non era così profondo, ma più che altro lungo e continuava a sanguinare. Così, il marito ad un certo punto ha preso la decisione di portare Silvia al PS pediatrico, che per fortuna è a poca distanza dal Prato della Valle. Nel frattempo io ho chiamato le mamme degli altri bambini che mi hanno un po' tranquillizzato e che mi hanno detto che potevo aspettare marito e Silvia a casa, senza raggiungerli in ospedale.

Lì Silvia è stata vista da un chirurgo che ha decretato che non servivano punti (per fortuna!) e le ha messo una montagna di steri-strip sul taglio. In seguito noi abbiamo messo anche una garzina e una retina elastica per riparare la parte e soprattutto per evitare che Silvia si tocchi continuamente. Silvia non ha male e deve stare solo attenta a non bagnarsi, non correre troppo e non sudare in quel punto perché deve tenere gli steri-strip ancora per qualche giorno. Quando li toglieremo andremo anche dalla pediatra per un controllo.

Silvia era un po' spaventata quando è arrivata in Pronto Soccorso, perché per quanto poco ha ancora il vago ricordo di quando a 4 anni è stata lì perché aveva un ascesso retrofaringeo e poi è stata ricoverata e operata e poi si ricorda dell'anno scorso quando il papà è andato in PS per una banale caviglia gonfia e alla fine si è ritrovato anche lui ricoverato perché aveva il potassio alto. La paura le è passata quasi subito, perché le infermiere e il medico sono stati gentili e delicati. Ma poi tornando a casa è scoppiato il dramma perché si è resa conto che era riuscita da andare solo su 5 giostre ... ed era la prima volta che andava in Prato della Valle alle giostre. E' stata su tante giostre, ma su quelle lì non ci era ancora andata fino a quella sera. E poi ha saputo che alcuni suoi amici concludevano la serata con un gelato e lei non poteva partecipare (anche perché ormai era veramente tardi e al papà erano rimaste poche ore di sonno prima di prendere il treno per Milano). E la cosa che la preoccupava di più era il divieto di correre e la preoccupazione di non poter più fare il Grest. Che comincia domani. Ed anche in questo caso è il suo primo Grest. Non immaginate il pianto inconsolabile ...



Di solito in questo periodo dell'anno siamo già al mare. Invece quest'anno abbiamo deciso di restare a casa proprio perché Silvia mi aveva chiesto di andare ai centri estivi. Molti suoi amici, che non hanno una casa al mare dove trascorrere tutta l'estate e i cui genitori non sanno dove piazzarli finché loro lavorano, sono andati ai centri estivi nelle scorse estati e Silvia si è sentita mooooolto sfortunata perché lei invece deve andare al mare!  Così quest'anno abbiamo raggiunto un compromesso. Niente mare fino a luglio. Il che a me onestamente va anche bene.

All'inizio non avevo considerato il Grest, dato che è un'iniziativa della parrocchia, che come qualcuno sa noi non frequentiamo. Mi spaventava anche la preghiera all'inizio delle attività. Alla fine ho ceduto, mi hanno detto che in realtà ci sono bambini di varie etnie e religioni e che non ci sono tentativi di indottrinamento coatto... e d'altra parte degli amici di Silvia, nessuno sembrava andare ai centri estivi prima di luglio, dato anche il vantaggio economico dell'offerta Grest ... 15 euro per due settimane!



Così domani si comincia anche questa esperienza. Vedremo come andrà la prima mattinata. Parlerò con gli animatori e dirò loro che Silvia deve stare attenta perché non si devono staccare i cerotti. Eventualmente Silvia nei primi giorni parteciperà solo ai laboratori del pomeriggio.



PS - Qualcuno giustamente mi ha fatto notare che ho dimenticato di dirvi dove si trova la ferita che si è fatta Silvia. Silvia si è tagliata nella parte inferiore di una gamba, nella parte laterale del polpaccio. Il taglio non è profondo, ma lungo diversi centimetri (almeno 8-9 così a occhio).

martedì 1 giugno 2010

Son soddisfazioni ...


Cibo cinese



Il compleanno di Silvia, ben 2 settimane fa ormai, è andato bene .... quel giorno lì ha piovuto e mi sono consolata perché alla fine avevo visto giusto quando ho prenotato la ludoteca. Poi però il giorno dopo c'è stato il sole e siamo andati a un altro compleanno, al parco, proprio dove avremmo dovuto festeggiare inizialmente noi e un pochino di nervoso mi è venuto lo stesso.



Durante la festa al parco, ho colto una conversazione interessante tra mia figlia e una sua compagna di scuola.



Non si sa come, mentre mangiavano le Paidoro dal bicchiere, queste due hanno cominciato a parlare di ristoranti cinesi (l'associazione di idee dev'essere stata paidoro - nuvolette di drago). Silvia ci è stata una volta sola nella sua vita, ma ne ha serbato un ricordo ottimo (e ultimamente mi chiede spesso di tornarci, mi s  che dovrò accontentarla). E dire che Silvia non è una che mangia di tutto. Anzi. Ha gusti piuttosto difficili. Secondo me è rimasta più che altro colpita dagli arredi orientali, dall'acquario sul pavimento, dai vestiti delle cameriere e dal loro accento strano, dai bastoncini al posto delle posate e dai piatti flambé che friggevano sulla tavola, insomma tutte queste cose hanno contribuito a rendere particolarmente piacevole quest'esperienza al punto tale da convincerla che anche i sapori erano eccezionali. Così Silvia ha parlato anche di prelibatezze cinesi ... sì, ha usato proprio questa parola: prelibatezze.



L'altra bambina è rimasta un attimo in silenzio e poi ha osservato: "Tu Silvia usi tutte queste parolone difficilissime che conosci solo tu e che noi non sappiamo ..."



A questo punto sono intervenuta io. Lì per lì, mi è sembrato strano che l'amica non conoscesse il vocabolo "prelibatezze" (e normale che Silvia lo conoscesse). Invece avrei dovuto stupirmi che Silvia l'avesse usato... in realtà, non mi stupisco quasi più perché Silvia ormai ha un vocabolario molto ricco così mi sono abituata a sentirla parlare facendo un uso quotidiano di espressioni, per così dire, un po' ricercate. Poi, però,  ho chiarito alla sua amica il significato di "prelibatezze" e lei mi ha raccontato ancora che Silvia usa spesso anche a scuola vocaboli che gli altri bambini della classe non conoscono ancora. "E quando succede" mi ha spiegato l'amica, "la G. che è una domandona dice alla maestra che non capisce che cosa vogliono dire le parole che usa Silvia e la maestra allora le spiega."



Ai colloqui le maestre mi hanno sempre decantato la ricchezza del vocabolario di mia figlia e la proprietà di linguaggio con cui spesso si esprime (non sempre, perché a volte dice cose a sproposito, ma è bello quando lo fa, perché appena impara una cosa nuova e pensa di averne anche solo intuito il significato, sente l'urgenza di dirla anche lei e a volte ci azzecca, a volte no .... e quando è no ci fa sempre sorridere). Però, sentirselo confermare da un'altra bambina, fa quasi più effetto ancora di quando lo dicono le maestre!



Inutile dire che mamma Eli ha segretamente gongolato, cercando di non darlo troppo a vedere.

lunedì 31 maggio 2010

Mal di schiena


E' quello che mi viene solo guardando questo video ...



 






In sintesi

E' stata una settimana abbastanza impegnativa. Vorrei raccontarvi tante cose, ma sono sempre di corsa e anche ora, dopo aver aggiornato il mio profilo di facebook, sono stanchissima e non vedo l'ora di andare a dormire, data l'ora tarda. Ma dato che quando sto un po' di giorni senza scrivere c'è chi si preoccupa, faccio un piccolo sforzo per aggiornarvi un po'.


 




  • Venerdì scorso Silvia ha fatto il suo primo (e speriamo che non sia l'ultimo) minisaggio di danza moderna.   E' stato bellissimo, più bello di quanto mi aspettassi! La serata si è conclusa con piccolo rinfresco organizzato da noi genitori. Chi mi segue anche su Facebook può vedere sui miei album le foto dei balletti.



 




  • Sia venerdì sera che sabato sera siamo andati alla sagra del quartiere. La sagra quest'anno non è un granché. Molti negli anni scorsi si sono lamentati perché disturbati dal rumore delle giostre e dal chiasso dei suoi frequentatori. Così adesso le giostre sono state trasferite in un parcheggio diverso da quello abituale, con conseguente riduzione del numero di giostre. Perciò è una sagra un po' desolante quest'anno ... ma Silvia naturalmente si è divertita lo stesso.



 




  • Oggi avremmo voluto fare una gita da qualche parte... avevamo pensato a Villa Pisani a Stra, ma il tempo ci sembrava troppo incerto (col senno di poi avrebbe potuto andare) e non abbiamo voluto rischiare. Così siamo andati a visitare Esapolis, il museo degli insetti. Abbiamo accarezzato e tenuto in mano insetti vivi (io no, il marito sì) di dimensioni notevoli e visto tante altre meraviglie. Se posso posto qualche foto nei prossimi giorni.
     



So che tempo fa avevo detto che facebook non mi avrebbe avuta... e invece, ehm, come qualcuno di voi ha già scoperto (mi sono smarronata da sola ...), ho ceduto. Ma solo perché hp scoperto che era un modo per riallacciare i rapporti con un caro amico di vecchia data. Facebook continua a non convincermi molto. Non faccio quasi mai i giochi perché trovo che siano un po' una perdita di tempo ... per il resto trovo che sia più facile esprimermi qui su splinder, dove ho più spazio per scrivere i miei pensieri e si riceve più soddisfazione. Però per condividere foto con amici e parenti non è male. Mi sento più tranquilla lì, dove posso decidere chi può vedere le mie foto.

Grazie a tutti coloro che hanno lasciato un commento ai miei post precedenti. Ora è tardi e non riesco a rispondere, ma lo farò nei prossimi giorni.
Detto ciò scappo a dormire...

Che cosa cavolo stai dicendo Willis?


Gary ColemanVe lo ricordate? E' Gary Coleman, negli anni in cui era il protagonista del telefilm Il mio amico Arnold, un mito quelli della mia generazione venuti su a pane, Nutella e telefilm nei mitici anni '80. Ora però Gary non c'è più... se n'è andato 2 giorni fa, a soli 42 anni, in seguito ad un'emorragia cerebrale conseguenza di una caduta. Nella sua vita ha avuto guai con la legge, ma sicuramente ha anche sofferto molto, ha avuto problemi renali dalla nascita (proprio questi problemi gli hanno bloccato la crescita), è stato in dialisi per un periodo di tempo lunghissimo che gli ha impedito di viaggiare oltre oceano ed essere, ad esempio, ospite di Meteore, qualche tempo fa. Non so a voi, ma la sua scomparsa mi lascia un po' di amarezza.

mercoledì 26 maggio 2010

martedì 25 maggio 2010

Riassunto sfighe

Per chi se le fosse perse ... ne avevo già parlato  qui e qui.


Finora vi ho raccontato di:
 




  • svenimento all'inizio del 2010


  • morte improvvisa della mia vicina del mare (questa tecnicamente non è una sfiga mia, ma ha contribuito a rendermi depressa)


  • problemi di salute di mio padre (come sopra)


  • telefonate anonime e annuncio di una prostituta che ha scritto il mio numero al posto del suo (questa è proprio una sfiga mia, non c'è dubbio)


  • problemi di salute del marito (esami del sangue brutti, eczema causato dall'allergia ai farmaci)


  • furto di bancomat e carta di credito del marito




I dettagli del furto delle carte non ve li ho più dati, perciò ve li racconto ora.

E' andata così. Un pomeriggio di qualche settimana fa il marito doveva andare in fiera a Verona. Prima di andare, attorno alle 12.30, si è fermato a fare benzina (dal nostro solito benzinaio) e ha pagato con carta. Il marito tiene le carte in una bustina porta-carte-di-credito che gli ha regalato una banca e la bustina a sua volta di solito la mette nel portafoglio. ma questa volta, nella fretta, dopo aver pagato ha infilato le carte (assieme allo scontrino del benzinaio) nella tasca del giubbotto e non ci ha più pensato. Arrivato a Verona, ha messo il giubbotto in una specie di sgabuzzino dello stand dove si trovava a lavorare.



Dopo qualche ora è tornato in ufficio a Padova. Arrivato là, un po' prima delle 17.00  ha deciso di acquistare online dei biglietti del treno per la collega che il mattino dopo avrebbe dovuto recarsi nuovamente in fiera per conto proprio. E con che cosa doveva pagare? Naturalmente con la sua carta di credito (per poi farsi fare un rimborso in seguito). Già, perché non c'è una carta di credito dell'ufficio, è troppo complicato trovare un intestatario. Così ogni volta che deve fare un acquisto per l'ufficio, il marito deve usare la sua e questo già di per sè mi rode, ma lasciamo perdere ...

E' stato cercando la carta per effettuare questo pagamento che si è accorto della sua scomparsa. Cerca e ricerca, la carta del marito non salta fuori. E naturalmente neanche il bancomat. A quel punto marito decide di chiamare quel numero verde con cui si bloccano le carte. Il marito ingenuamente crede di averle perse lui le carte e di poterle ancora ritrovare, quindi ribalta i sedili della macchina per cercarle. Non mi racconta dello smarrimento fino alle 9 di sera quando finalmente torna a casa. Non che io sia tanto più sgaia (anzi), ma io ho pensato subito che qualcuno gliele avesse sgraffignate, sarà perché in questo periodo tendo un po' al pessimismo, nel caso non si fosse capito.

Il mattino dopo, chiamando la nostra banca, abbiamo avuto conferma che purtroppo avevo ragione io. Ci avevano già fregato 80 euro. Prelevati con il bancomat  in due diversi prelievi: chissà perché 2, poi ... 80 euro sono relativamente pochi, ma la storia non era finita. La banca non era ancora sicura che la cifra fosse definitiva. Inoltre nei primi giorni dopo il furto non sapeva nemmeno dirci da dove erano stati fatti i vari prelievi. Cioè, sapeva dirci le banche, ma non quali filiali e dove si trovavano. Perché questi dati informatici e telematici non arrivano subito alla banca. Ci vuole un po'. E' il vantaggio della telematica. Uno pensa che i tempi si velocizzino, ma non è così.



Intanto il marito fa denuncia. Pensa di fare denuncia di furto, ma i carabinieri obiettano che dato che lui non ha visto oggettivamente qualcuno mentre gli sottraeva le carte non si può fare la denuncia per furto e si deve fare quella per smarrimento ...

Poi, un'altra questione, irrisolta. Per fare il prelievo devono essere entrati in possesso del pin. Sia l'impiegato della banca che il carabiniere insinuano che doveva aver lasciato un appunto con il pin assieme alle carte di credito. Il marito giura che il pin ce l'aveva solo in testa. Ma gli altri non gli credono ...

Il marito è convinto anche che esistano delle possibilità che si riesca a scovare il numero del pin con la pirateria informatica, ma da quanto si legge in internet e secondo quanto afferma la nostra banca è impossibile, ci sono troppi passaggi informatici che proteggono questo codice, non possibile risalire al numero (l'unica possibilità è in caso di clonazione, ma questo di solito avviene quando uno fa un prelievo bancomat e a sua insaputa c'è uno skimmer inserito nella slot dello sportello bancomat e una microcamera per rilevare il pin: gli autori delle clonazioni poi non hanno nemmeno bisogno di rubare la carta perché si limitano a farne una copia). Mah, è veramente un mistero.

Passano i giorni e nel frattempo apprendiamo che la cifra complessiva di tutti i prelevamenti e pagamenti effettuati (sempre con il bancomat) arriva a 500 euro. Il tutto avvenuto in poche ore, 2-3 ore al massimo. Certo, possiamo considerarci fortunati perché potevano portarcene via di più (e non è detto che non l'abbiano fatto: sembra che la carta di credito non sia stata usata, ma chi me lo assicura? Ci crederò quando vedrò l'estratto conto il mese prossimo, dato che con la carta i soldi ti vengono tolti il mese successivo.). Ma dato che stiamo sempre molto attenti alle spese, facciamo molti sacrifici e ci concediamo ben pochi lussi, ci secca molto egualmente che 500 euro si siano volatilizzati via così dal nostro conto. I soldi non ci piovono dal cieleo e, per il nostro budget, 500 euro non sono una cifra così da poco.

Tra l'altro, si pensava di avere un massimale per i prelievi e che questo in qualche modo ci tutelasse. In effetti il massimale c'era. Ma c'era anche l'inghippo, perché il bancomat in questione poteva essere usato anche come carta di credito e così il nostro ladruncolo che ha fatto? Dopo aver prelevato in un paio di banche e aver intascato la cifra massima consentita col bancomat, si è recato in una terza banca e ha potuto prelevare usando la carta bancomat come carta di credito (in automatico il sistema la riconosce come carta di credito se nel frattempo si è esaurito il massimale del bancomat). Inoltre, il ladro ha fatto un paio di pagamenti pos (altro massimale ancora), tra cui uno di più di 100 euro da un benzinaio di un autogrill. Più di 100 euro? Ma che cosa guidava il ladro, un camion?!

All'inizio, ricostruendo i fatti, avevamo creduto che il furto fosse stato commesso presso il benzinaio di Padova. Il marito, infatti, aveva notato un tipo strano dietro di lui mentre si trovava alla cassa. Poi, però, dopo circa una settimana, sono arrivati i dati definitivi della nostra banca e abbiamo finalmente saputo che i vari prelievi e pagamenti sono avvenuti tra Verona e Peschiera. Quindi il furto o lo smarrimento (magari la carta gli è semplicemente caduta dalla tasca della giacca e qualche persona disonesta l'ha trovata) deve essere avvenuto mentre il marito si trovava in fiera a Verona.  Il marito ha raccontato anche che alla fiera c'erano un sacco di manovali presumibilmente di origine magrebina che giravano per scaricare materiale. Beh, non è detto che sia stato uno di loro, potrebbe benissimo essere stato un italiano, ma se per caso c'era qualcuno lì intorno che aveva gli stessi principi morali della bonne di Alessandra del blog I pensieri di Alle, allora ci sono buone possibilità che sia stato un marocchino di passaggio...

Speranze di recuperare i 500 euro? Probabilmente no. Esiste, sì, un'assicurazione della banca, ma pare che queste assicurazioni non servano a un tubo in questi casi. L'assicurazione sostiene sempre che tu in qualche modo non hai protetto il pin. Anche se tu asserisci che non è così, l'assicurazione se ne frega e sostiene il contrario. Alla fine è la tua parola contro la sua e non vale come prova. Pare che l'assicurazione risponda solo in altri casi, tipo se vengono portati via dei soldi dal conto di qualcuno senza che la carta venga sottratta fisicamente, come nel caso della clonazione. Nel caso del furto della carta, invece, l'assicurazione non ne risponde, perché comunque tu sei ritenuto responsabile della carta, è tuo dovere proteggerla, analogamente sei tenuto a prendere tutte le precauzioni possibili perché altri non possano entrare in possesso del tuo pin e qualora questo malauguratamente dovesse succedere la responsabilità ricadrà su di te. Riteniamoci fortunati che non ci facciano fare un giuramento con una mano alzata e l'altra sulla bibbia, quando la banca ci affida la carta di credito o il bancomat ...

Il marito non ha ancora richiesto una nuova carta di credito o un nuovo bancomat e attualmente continuo a doverlo foraggiare io con i contanti. Nel frattempo ha dovuto pagare altri biglietti del treno acquistati online e indovinate che cosa ha dovuto usare per il pagamento? Il Postepay della sottoscritta, la cui cifra era messa da parte per acquistare alcuni libri online, e adesso mi toccherà ricaricare la carta.



Pensate che con questo episodio delle carte rubate l'elenco delle sfighe sia terminato?

Naturalmente no.

Vediamo .... che cosa posso aggiungere? Ecco:
 




  • il pomeriggio stesso del furto, uscendo dalla  fiera con la macchina, il marito non ha valutato bene le dimensioni del portone particolarmente stretto e ha strisciato la macchina ...


  • nei giorni di pioggia delle scorse settimane abbiamo scoperto una nuova infiltrazione sul soffitto del soggiorno (proprio nel punto dove in precedenza avevamo avuto già altre infiltrazioni, motivo per cui qualche anno fa avevamo dovuto spendere quasi 5000 euro per rifare la coibentazione il pavimento delle terrazze sul tetto).


  • dopo neanche un anno dai lavori per ristrutturare la cucina, alcune delle piastrelle nuove (ve le ricordate? Le potete vedere qua) si sono già crepate. All'inizio pensavo fosse colpa mia, ma sono troppe e in vari punti perché io possa ritenermi responsabile.


  • il pc portatile non si accende più


  • siamo andati al CineCity a vedere Oceani 3D e i tecnici hanno sbagliato a proiettare il film ... ci avevano messo su Scontro tra titani e non se ne erano nemmeno accorti (questa non è una grande sfiga, ma in quei giorni in cui vedevo tutto nero mi è sembrato che lo fosse insieme a tutto il resto)


  • uscendo dal cinema ci siamo ritrovati in mezzo ad un'alluvione, in una strada dove ci saranno stati tipo almeno 40 cm di acqua perché i tombini non ricevevano più, e per poco non ci si è fermata la macchina (ha cominciato a tossire, ma poi per fortuna si è ripresa). Questa di fatto è una sfiga a metà, perché alla fine la macchina si è salvata.



Facciamo gli scongiuriPer ora non c'è altro. Da allora però in famiglia continuiamo a fare scongiuri, toccare ferro, legno o dove altro possa serivire.

Per fortuna, almeno negli ultimi giorni c'è il sole e questo mi rasserena un po'. Il brutto tempo che c'è stato fino a pochi giorni fa non mi aiutava molto a ritrovare una visione più rosea delle cose. Speriamo che il periodo no sia ormai passato e guardiamo speranzosi al futuro.



 



PS Ho dimenticato di dire che, come avevo già scritto in un commento tempo fa, qualche settimana fa mia suocera è andata a Lourdes. Prima delle telefonate dei clienti della prostituta e prima del furto e di tutto il resto. Le abbiamo chiesto che cosa ci è andata a fare dato l'esito. Risposta: "Figuratevi che cosa sarebbe potuto succedere se non ci fossi andata." Ecco, alll'insegna dell'ottimismo ...

lunedì 24 maggio 2010

Tempo sprecato


Una parte di me se lo aspettava. O almeno lo temeva. Nelle ultime puntate questa paura era diventata sempre più concreta. Mancava tropo poco tempo alla fine di Lost perché gli autori potessero inventarsi un finale con delle risposte plausibili a tutti i misteri e dubbi irrisolti. E adesso ne abbiamo la conferma: gli autori non sapevano più che pesci pigliare. Autori del cavolo, come abbiano fatto ad ottenere quel lavoro non si sa. Io mi sento delusa, tradita. Fino a ieri mi domandavo come sarebbe stato il dopo-lost .... non avrei mai trovato un'altra serie così avvincente. Ma dopo questo finale, vorrei solo avere il potere di scovare gli autori e dirgli in faccia quello che va bene (purtroppo i fan non hanno questo potere)... per 6 anni ho seguito Lost pensando che molte cose che succedevano in quella serie fossero assurde ma che avessero una loro logica che prima o poi avrei finito per comprendere (nelle ultime settimane ci capivo sempre meno e cominciavo a temere di essere io ad avere un quoziente di intelligenza troppo basso). Invece no. Il finale sembrava quello di Ghost Whisperer e la logica è andata a farsi benedire. Le risposte e le spiegazioni che aspettavamo non ci sono state. 6 anni sprecati.



L'unica consolazione è il non essermi alzata alle 6 della mattina per vedere questa boiata di finale trasmessa in contemporanea con gli Stati Uniti (ma poi gli Stati Uniti non hanno diversi fusi orari? Le puntate finali sono state trasmesse dappertutto alla stessa ora? ), dato che comunque non sarei riuscita a vederlo tutto visto che alle 7.20 ero già fuori di casa. Mi sono limitata a registrarlo e ho finito di guardarlo poco fa. Ma col senno di poi avrei fatto meglio a risparmiarmelo.



Non doveva chiamarsi Lost questa serie, ma Wasted. Wasted time.

lunedì 17 maggio 2010

Proprio come le ragazze italiane ...


Ogni tramonto sarà stato così?Jessica Watson non è parente di Emma Watson, la Hermione di Harry Potter, no, almeno non credo. Ma ha avuto lo stesso il suo momento di gloria ed è salita alla ribalta delle cronache perché qualche giorno fa ha completato il giro del mondo in barca a vela in solitaria ... non so in quanti abbiano compiuto un'impresa del genere (forse nemmeno così pochi), certo che lei è la prima 16enne ad averlo fatto (e per questo è entrata nel guinness dei record come la persona più giovane che si sia cimentata in un'impresa del genere). Ok, compie 17 anni domani, ma quando è partita ne aveva 16.
 
Io ho pensato che doveva essere proprio un'australiana a fare una cosa del genere. Noi genitori italiani saremmo stati d'accordo a lasciar fare una cosa così, anche molto rischiosa, a una ragazza così giovane?  In un certo senso ammiro non solo Jessica, per il coraggio dimostrato, ma anche i suoi genitori, per aver acconsentito a lasciarla andare. Io mia figlia, che ne ha appena compiuti 8, non l'ho lasciata nemmeno partecipare alla gita scolastica a Pistoia qualche settimana fa ... figuriamoci se posso immaginare che un giorno mi dica: "Mamma, parto in barca a vela ... torno fra sette mesi, ma non stare in pensiero, intanto mi circumnavigo il globo..."
 
Per completare l'impresa Jessica ha impiegato 210 giorni. Mi sono anche chiesta: andava a scuola Jessica? E come avrà fatto con i compiti? Mah ...

venerdì 14 maggio 2010

Un altro giorno speciale


Buon compleanno cucciola! Oggi è il compleanno della mia tata. Compie 8 anni!




Stamattina si è alzata presto, nonostante ieri fosse andata a letto piuttosto tardi (ma tale era l'eccitazione!) e stamattina quando le ho fatto gli auguri mi ha abbracciato stretta e mi ha detto: "Grazie mamma per avermi fatta nascere e per tutte le cose belle che fai sempre per me!"

Come non andare in brodo di giuggiole con una bambina del genere?!

Poi io le ho raccontato di quando è nata ... le ho detto che a quell'ora (le 7) era già nata da circa 40 minuti e che l'avevano messa sul lettino accanto a me così ci siamo guardate negli occhi per la prima volta. Poi il suo papà l'ha tenuta in braccio per la prima volta e l'ha portata fuori dalla sala parto per farla conoscere ai suoi nonni. Le ho raccontato che è stata un'emozione grandissima per tutti noi e ho aggiunto:

"Non riesco a credere che siano già passati 8 anni: è stato un momento indimenticabile ..."

Al che lei ha ribattuto: "Lo è stato per te. Io non me lo ricordo più ...."

I bambini hanno sempre la battuta pronta, eh?

Yummie!Oggi sarà una giornata molto intensa: intanto io ho una montagna di cose da fare per finire di organizzare la festa di domani. Per festeggiare con i suoi compagni e con le maestre, come vuole la tradizione della nostra scuola stamattina ha portato in classe una torta focaccia preparata dalla sottoscritta e terminata di cuocere dopo la mezzanotte della notte scorsa. Tra parentesi, sono una delle pochissime mamme che mandano a scuola la torta fatta da loro, perché la maggior parte delle mamme manda tortine del Mulino Bianco o simili.

Lei avrebbe voluto che preparassi anche altre 2 torte, una per le compagne della pallavolo e un'altra per le compagne di danza moderna (oggi pomeriggio va agli allenamenti di entrambe le discipline). Non sarebbe stato appropriato farle un gestaccio (quello che mio padre anticipa solitamente con la frase: "Sai dove portava l'ombrello mio nonno?"), ma mi sono limitata a spiegarle che la mamma non aveva tempo di preparare tutte queste torte, per non parlare del fatto che 2 feste (una stamani a scuola e una domani) mi sembrano festeggiamenti più che sufficienti ... le ho spiegato che deve accontentarsi e che è già abbastanza fortunata così: ci sono bambini che poverini non ne ricevono nemmeno una di festa.

Slurp ...Le avevo proposto di portare dei sacchetti di caramelle, ma a Silvia non sembravano abbastanza, dato che in entrambe le palestre i bambini di caramelle ne hanno già (vengono usate come premi). Allora abbiamo trovato un compromesso e per le compagne della pallavolo ho acquistato un sacchettone di marshmellows (a me non piacciono e non mi piace molto nemmeno che Silvia li mangi, ma per una volta si può fare un'eccezione) e per quelle della danza (che sono di meno) una confezione di lecca lecca assortiti e di varie forme (così se vogliono li mangiano in palestra, altrimenti se li portano a casa e li mangiano un'altra volta, dato che l'allenamento termina alle 19.00).

Party!!!Stasera daremo a Silvia qualche regalino, ma non posso anticiparvi di che cosa si tratta. E domani ci sarà la festa alla ludoteca. E poi finalmente io mi rilasserò. Ieri ho camminato per 12 km, i miei fianchi se ne sono accorti, ma nonostante tutto sono abbastanza carica di energia. Però un po' di riposo dagli impegni di questi giorni non guasta.

mercoledì 12 maggio 2010

Depressione (un po' meno) - parte seconda

Non posso dire che il malumore mi sia passato del tutto, ma oggi mi sento un po' più serena.



Intanto ieri ho accompagnato il marito dal dermatologo che ha fatto una diagnosi abbastanza precisa: l'eczema del marito è dovuto sicuramente ad una reazione allergica ai farmaci che prende e molto probabilmente allo Zyloric, farmaco che assume per abbassare la proteinuria.

Da una parte mi sento sollevata perché almeno sappiamo di che si tratta, dall'altra non tanto perché non sarà facile trovare un rimedio. Adesso, intanto,  il marito deve continuare a prendere un antistaminico per una ventina di giorni, usare delle pomate localmente per alleviare il prurito, fare degli esami del sangue specifici per controllare il livello delle IgE e altri fattori allergici. Dopo di che dovrà ricontattare telefonicamente il dermatologo per decidere il da farsi. E successivamente, e questo forse è il passo più importante, il nefrologo a sua volta dovrà prendere in considerazione questo problema e dovrà decidere se è possibile sospendere lo Zyloric o trovare un'alternativa. Sospendere lo Zyloric è un po' problema e perciò non abbiamo idea di che cosa deciderà il medico. Il problema è che il rene del marito non riesce a filtrare a sufficienza le proteine e quindi bisogna abbassare la proteinuria con un farmaco (oltre che con una dieta ipoproteica), altrimenti se aumenta il valore della proteinuria si alza anche la pressione e se si alza quella aumenta il rischio di infarto. Insomma ... è complicato (e fa un po' paura).

Nei giorni scorsi il marito aveva anche le caviglie molto gonfie e quindi aveva cominciato a pensare che fosse colpa del rene che non funzionava più bene, invece il dermatologo ci ha spiegato che dipende tutto dall'istamina liberata dalle IgE. Resta sempre, poi, il dilemma del perché il nefrologo consideri l'insufficienza renale del marito un'insufficenza lieve, quando con i valori della clearance della creatinina che ha lui, da quanto si legge in internet, si rientra nei casi di insufficienza renale grave. Ogni volta che il marito fa questi esami veniamo assaliti dai dubbi ... e ogni volta il nefrologo ci dice che non bisogna guardare solo il valore della clearance, ma occorre fare un valutazione complessiva di tutti gli esami. Noi ci fidiamo, ma quando ritiriamo gli esami finché il marito non fa la visita siamo sempre molto, molto in ansia. L'altro ieri praticamente il marito già si vedeva in dialisi e io, da parte mia, senza dirglielo, stavo già considerando di donargli un rene ...

In questi giorni ho risolto un altro piccolo problemino che mi stava a cuore. Fra 2 giorni è il compleanno di Silvia, ma noi avevamo deciso di festeggiare sabato con gli amichetti. Negli scorsi 2 anni abbiamo fatto la festa una volta in una ludoteca con i gonfiabili e un'altra volta in un parco con degli animatori dove però c'era la possibilità di avere una sala in caso di pioggia. Ogni anno è stato uno stress a causa dei genitori che non confermavano entro la data prefissata (qualcuno addirittura si è presentato direttamente senza aver dato conferma ... e che potevo fare, mandarlo via?), senza tenere conto dei problemi organizzativi nonché del fatto che ad esempio, quella volta al parco, dovevo per forza pagare un animatore per 20 bambini (100 euro), ma se avevo anche solo un bambino in più mi toccava prenderne un altro che costava altri 80 euro ...

Quest'anno avevo optato per un compleanno più semplice, meno costoso e forse anche più sano ... un pomeriggio al parco vicino a casa (non quelllo dell'altra volta che è più lontano e più costoso) sembrava davvero una splendida idea. E gli altri anni avevo prenotato qualcosa al coperto per paura della pioggia, ma poi ogni volta c'erano almeno 30 gradi e un sole che spaccava le pietre. Per qualche legge di Murphy, quest'anno che ero risoluta fare all'aperto, c'è questo tempaccio schifoso.



Un'alternativa poteva essere farsi dare una stanza in patronato. Inoltre avevo pensato a qualcuno per l'animazione anche in quel caso. Ma .... l'animazione costava troppo e per quanto riguarda il patronato, beh, bisognava chiedere il permesso al parroco e noi non frequentiamo la chiesa, Silvia non fa catechismo, poi, mi sono fatta un po' di conti e alla fine non spendevo tanto meno che non a farla in ludoteca (anzi, forse avrei speso addirittura di più). Ho chiamato in una ludoteca vicina a casa nostra, ho chiesto se avevano posto e c'era ... ho parlato col marito e alla fine abbiamo deciso di prenotare lì. Non sono contentissima, perché sui gonfiabili ho sempre paura che qualcuno si faccia male, ma d'altra parte non vedevo altre soluzioni, a meno di non fare venire tutti qui e farmi distruggere la casa ...

Aver sistemato questa cosa, mi tranquillizza un po'.

Poi oggi pomeriggio andiamo al cinema con i nonni a vedere Oceani 3D e poi stasera in pizzeria, anche questo contribuisce a restituirmi il buon umore.

Del furto delle carte (vedi mio post precedente) devo parlarvi per forza un'altra volta.

PS Volevo dire a quella persona che ieri è capitata qui per caso googlando "Il maschio della mantide sa che sarà mangiato?", che dalla domanda che ha posto mi sembra proprio che non abbia molta stima dei maschi in natura ... per me non lo sa, altrimenti se lo sa vuol dire che è proprio un maschio fesso!

lunedì 10 maggio 2010

Depressione - Prima parte


In questi giorni mi sembra che vada tutto a rotoli. Continuo a ripetermi che ci sono cose peggiori che accadono nella vita, ma nello stesso tempo non riesco a non sentirmi giù. Dall'inizio dell'anno me ne sono successe un po', a me e alla mia famiglia, negli ultimi giorni si sono aggiunte nuove sfighe e tirando le somme, adesso faccio molta fatica a ritrovare il buon umore. Sono depressa e anche un po' stressata.




L'anno è cominciato con il mio svenimento, ricordate? Ne avevo parlato qui. Per il mio episodio ho dovuto fare tutta una serie di esami di controllo, fortunatamente però tutto è risultato a posto. Negli stessi giorni è mancata la mia vicina di casa del mare, lasciando il marito e le tre figlie nella disperazione.

Subito dopo, però, è successo anche che mio padre è stato male, per un po' non riusciva più a camminare, per un po' ha dovuto anche usare un deambulatore. All'inizio ci ha fatto prendere molto spavento (è andato al pronto soccorso 2 volte e una volta in ambulanza perché non era in grado di scendere le scale di casa sua né tanto meno di camminare), poi è venuto fuori che si trattava di una banale sciatalgia. Da lì sono stati scoperti vari problemi alla colonna vertebrale e lì la storia è lunga, ma mi riprometto di raccontarla un'altra volta, giusto per fare sapere al mondo che bei medici ci sono in giro (naturalmente non mi aspetto che sia un concetto nuovo, ma credo che certe storie debbano comunque essere raccontate). Per farla breve, dopo aver preso in considerazione vari tipi di terapia, inclusi un paio di interventi chirurgici, alla fine mio padre ha deciso di non fare nessuna operazione e ora sta un po' meglio, ma siamo sempre sul chi va là. Potrebbe avere una ricaduta in qualunque momento.

Veniamo di nuovo a me. Circa un mese fa ho cominciato a ricevere telefonate da numeri sconosciuti. Ulteriore stranezza era che molti di queste chiamate provenivano da cellulari, ma altre da numeri di Roma. Per una serie di coincidenze all'inizio vedevo solo le chiamate, ma non riuscivo a rispondere, perché quando arrivavano impegnata e il telefono non era vicino, oppure camminavo in mezzo al traffico (durante mie lunghe, chilometriche camminate di cui avevo parlato qui) e non riuscivo nemmeno a sentire la suoneria del telefono. Dopo un po' sono riuscita a rispondere a un paio di telefonate. La prima mi è sembrata strana, ma non mi ha permesso di capire ... successivamente ho risposto a un'altra e una voce maschile, apparentemente abbastanza giovane, mi ha detto: "Ciao, ho letto il tuo annuncio in internet ..." Allora lì mi è venuto il sospetto, ho googlato il mio numero e ho scoperto che una prostituta ha messo il mio numero in un sito di incontri in un annuncio con tanto di foto  in cui offre le sue prestazioni sessuali, non vi dico di che tipo ma potete immaginare. In realtà ha messo anche il suo numero, in testa all'annuncio. Poi in fondo l'ha inserito di nuovo, ma nel farlo ha sbagliato una cifra. E così è venuto fuori il mio. Ah, e la prostituta era di Roma, naturalmente.



Per tentare di fare qualcosa, ho chiamato la polizia postale della mia città. Mi hanno risposto che purtroppo non potevano fare nulla, perché il sito dove era stato inserito l'annuncio incriminato aveva sede all'estero e che l'unico modo per ottenere qualcosa sarebbe stato intraprendere una  rogatoria internazionale, il che rappresenta un costo per lo stato, e lo stato si assume il carico di spese simili solo in casi più gravi. Il consiglio del poliziotto con cui ho parlato è stato, per quanto spiacevole potesse essere, di provare a contattare la prostituta e chiederle di correggere l'annuncio. Naturalmente io non ero molto ansiosa di parlare con una prostituta. Ma intanto continuavo a ricevere telefonate, a cui naturalmente non rispondevo se provenivano da numeri sconosciuti, ma nel frattempo avevo il terrore che Silvia riuscisse a prendere il telefono (anche se cercavo di non tenerlo alla sua portata) e rispondesse lei ... non potendo sapere come avrebbero potuto esordire gli aspiranti clienti della prostituta, magari con volgarità che come potrete capire preferivo risparmiare alla mia bambina.

Allora il marito ha deciso di provare a chiamare lui questa persona, ma non volevamo usare uno dei nostri numeri (anche se in pratica lei aveva già il mio), così ha  messo il cellulare in anonimo e ha provato più volte e in varie fasce orarie della giornata, ma inutilmente, il cellulare della tipa era sempre spento. Lei infatti nell'annuncio aveva precisato no telefonate da numeri anonimi: probabilmente tiene il telefono spento e poi richiama lei ... magari perché non può rispondere al telefono finché sta "lavorando".



Dato che nell'annuncio c'era anche un indirizzo e-mail, abbiamo pensato di scriverle, ma certo non volevo scrivere utilizzando il mio indirizzo e-mail abituale, così l'idea era di aprirne uno da usare solo in questa occasione. Continuavo a ripetermi, oggi lo faccio, ma in quei giorni il marito ed io eravamo sempre molto occupati, ci ritrovavamo sempre alla sera tardi e ed aravamo entrambi esausti, così ogni volta ci dicevamo, ok, lo facciamo domani ... nel frattempo le telefonate hanno cominciato a diradarsi, probabilmente perché  intanto l'annuncio era diventato vecchio e i frequentatori del sito di incontri cercavano inserzioni più recenti. E' andata a finire che non ho più fatto nulla. Telefonate strane ormai non ne ricevo più, fortunatamente. Il mio numero però è ancora lì. Forse non lo vede più nessuno. Ma io so che è lì e non sono molto contenta. Prima o poi devo decidermi a fare qualcosa.

Comunque, avevo smesso di pensarci e negli ultimi giorni mi sentivo abbastanza serena, ma poi sono arrivate nuove preoccupazioni e nuove sfighe. Per quanto riguarda me, beh, a forza di camminare sono riuscita a farmi venire male a un ginocchio, ma questo è davvero il meno. In aggiunta a ciò, mi sento alquanto stressata, psicologicamente e nervosa come non mai un po' per la dieta che sto seguendo in questo periodo (probabilmente la mancanza di zuccheri non aiuta il mio umore), un po' perché una delle 2 persone che mi stanno seguendo adesso in questo percorso che ho intrapreso mi sta veramente esaurendo perché oltre a stressarmi proibendomi praticamente di avere una vita sociale e facendomi sentire in colpa ogni volta che faccio anche una minima trasgressione, si intromette anche in questioni che non la riguardano proprio, ad esempio dispensandomi consigli non richiesti su come devo educare mia figlia... consigli che detti da una che la propria figlia dodicenne non la vede, per propria scelta, se non la sera tardi, quando va bene, apparentemente senza curarsi affatto della possibilità che questa ragazzina possa pagarne un prezzo e soffrirne, beh, a mio parere non valgono molto (e con questo io non voglio assolutamente dire che io sono la mamma perfetta, anzi sono una mamma pasticciona come quelle di questo post di Emily Jacks).

Ma quello che succede a me, come ho già detto, è il meno. Non posso non sentirmi preoccupata per gli esami di controllo del marito che non sembrano molto belli. Nel frattempo, da diversi giorni, gli è uscito anche un esantema di cui non riusciamo a capire la natura. E sono giorni che si gratta. Domani deve andare dal dermatologo, ma nel frattempo abbiamo questa paura che in qualche modo lo sfogo sia collegato ai suoi problemi renali. Il controllo dal nefrologo doveva essere questa settimana, ma hanno chiamato dall'ospedale e l'hanno procrastinato alla prossima. Così dovremo aspettare ancora. E intanto il marito ha anche le caviglie gonfie. E anche una mano è gonfia (a forza di grattarsi?).

E per concludere la serie di sfighe, la scorsa settimana il marito è stato derubato di carta di credito e bancomat. E come se non bastasse sono riusciti a portarci via dei soldi, prima che il marito se ne accorgesse e bloccasse le carte. Dato che anche questa è una storia lunga, i particolari li rimando a un altro post, prossimamente su questo blog ... intanto, nell'attesa, verrò a leggere i vostri blog, sperando di ritrovare lì un po' di buon umore.

venerdì 30 aprile 2010

Compiti criptati


TelefoninoMia madre è andata al mare oggi per restarvi un po' di giorni e già da stamattina ha cominciato a mandarmi messaggi sibillini sul cellulare ... sibillini in quanto sono pieni di abbreviazioni che a volte faccio fatica a comprendere (alla faccia della scrittura intuitiva).



Mia figlia (che, come forse qualcuno ricorda, frequenta il secondo anno della scuola primaria, ovvero quella che un tempo si chiamava seconda elementare) non è da meno perché quando scrive i compiti sul diario ultimamente abbrevia (pare che non sia la maestra che le dice di farlo, ma che si tratti di una decisione di Silvia stessa) e sembra che scriva nel linguaggio di un altro pianeta.

Esagero?



Giudicate voi.

DiarioSfogliando le pagine del diario ad esempio si legge:

Ita: leg. pag. 49 N.G. e sul quad. risp. a dom.
Traduzione: Italiano: leggi pagina 49 Nel Giardino (nome del libro di lettura) e rispondi alle domande sul quaderno.

E questa era anche semplice. Più avanti trovo:



Sto: comp. sul quad.
Traduzione: Storia: Completa sul quaderno (cosa debba completare è tutto da scoprire)

Poi c'è:

Ita: Ric. pex int. sul quad.

Voglio vedervi qua se riuscite a capire ... e va bene, vi svelo l'arcano (io ho dovuto farmi fare la traduzione da Silvia):

Traduzione: Italiano: Ricopia per intero sul quaderno (non si capisce che cosa dovesse ricopiare, meno male che lei lo sapeva)

All'inizio voleva scrivere "per" in parola, ma poi si è ricordata che poteva scrivere x e così furbescamente ha sottolineato "pe" per evidenziare l'errore ...

Poi abbiamo:

Ita: Imp. a mem. la poes. (questa non ve la traduco neanche)
 



Mat: Comp. la scheda, imp. la tab. 6 e rip. le altre



Traduzione: Matematica: Completa la scheda, impara la tabellina del 6 e ripassa le altre



Ingl: Rip. par. racc.

Traduzione: Inglese: ripassa le parole del raccoglitore

E chiudo con questo capolavoro:

R: Comp. le p 94 95 bib.

Ovvero: Religione: Completa le pagine 94 95 dell'album da colorare sulla Bibbia (beh, in questo caso forse aveva anche ragione ad abbreviare).

E io che stupidam. credev. di av. un tal. x le ling. stran. (ed io stupidamente credevo di avere un talento per le  lingue straniere) ...

 

mercoledì 28 aprile 2010

Iniziazione

Altalena


Insomma, ieri quando finalmente siamo andate al parco alla ricerca di compagni di gioco (vedi mio post precedente), all'inizio non ne abbiamo trovati, ma dopo un po' io ho individuato un gruppetto di bambini che forse avrebbe potuto giocare con lei (alcuni li conoscevamo di vista) e l'ho indicato a Silvia. Lei inizialmente faceva la timida e non voleva andare a chiedere se poteva giocare con loro (il bello è che fa tanto la vergognosa quando si tratta di farsi avanti, ma poi quando viene accettata nel gruppo fa la spavalda ... anche troppo, forse), così l'ho dovuta letteralmente spingere da questi bambini e ho dovuto chiedere io se la facevano giocare. L'hanno accettata e si sono messi a giocare tra gli alberi dove ci si poteva arrampicare. A me andava bene, perché ho trovato una panca di pietra all'ombra da cui potevo sorvegliarla da lontano, senza essere troppo invadente, mentre vicino ai giochi (altalene etc.) non c'era un posto all'ombra neanche a pagarlo oro e sembrava un girone dell'inferno.




L'ho lasciata giocare con questi bambini per quasi un'ora, poi sono andata a recuperarla per portarla a casa e mentre stavamo già praticamente incamminandoci ho assistito a questa scenetta tra i 4 bambini che rimanevano.

Bambina 1: "Fatemi fare la lotta con voi. Io sono quasi come un maschio per le cose che faccio."

Bambino 2: "Un maschio non farebbe le mosse che hai fatto tu ..."

I due si allontanano a dibattere la questione e nel frattempo Bambino 3 dice a Bambina 4:

"Se vuoi far parte della nostra squadra devi fare una cosa da maschi. Devi fare una puzzetta."

Bambina 4 non reagisce e resta in silenzio.

Bambino 3 allora spiega meglio:

"Una scoreggia."

Ah, ecco mancava la traduzione...



Mentre ormai stavamo allontanandoci sento Bambina 4 che dice: "Fatta!"

Non ci siamo fermate per verificare se era vero, comunque mi sembrava che tirasse una brutta aria e siamo andate via ...

Che dite, la prossima volta che vado al parco con Silvia devo trovarle degli altri compagni di gioco?

martedì 27 aprile 2010

Che fine hanno fatto tutti i bambini di seconda?

Silvia si è annoiata tutto l'inverno perché a stare in casa c'è poco da divertirsi. Ogni tanto organizziamo incontri con bambini della sua età, ma non sempre si riesce (spesso per incompatibilità di impegni extrascolastici e relativi orari) e la noia è sempre in agguato. Fino a pochi mesi fa ci andava di lusso perché c'erano sempre e comunque gli amici di pianerottolo, una famiglia di 5 persone, di cui 3 sono bambini dai 4 ai 9 (quasi 10) anni e che conosce da quando è nata ... oltretutto, Silvia e il figlio di mezzo di questa famiglia sono in classe insieme e capitava spessissimo che noi suonassimo il loro campanello o loro il nostro per chiarimenti sui compiti e finiva sempre che i bambini passavano un po' di tempo a giocare insieme, o di qua o di là, mentre noi mamme ce la raccontavamo. Adesso purtroppo questa famiglia ha traslocato. A poche decine di metri da qui, in realtà, ma non è più la stessa cosa. I dubbi sui compiti li chiariamo comunque per telefono e in media 1 telefonata a settimana ce la facciamo, ma non abbiamo più la scusa per vederci.


Adesso che è bel tempo ogni volta che possiamo andiamo al parco che c'è vicino a casa, ma anche là è difficile trovare compagni di gioco, perché sono tutti o più piccoli o un po' più grandi e con lei non vogliono giocare ... dove sono finiti tutti quelli di seconda elementare? Sono spariti? I genitori dove li nascondono ? Li tengono segregati in casa? Eppure, non tutti hanno genitori che lavorano, molti hanno mamme a casa che potrebbero portarli al parco, o no?



Eppure, Silvia non si scoraggia e continua a chiedermi di andarci (anche se a volte penso che lì., se non trova compagni di gioco, forse si annoia di più che a casa). Così, oggi pomeriggio, mentre sto scrivendo questo post, Silvia si trova in palestra all'allenamento di minivolley, finito il quale le ho promesso che faremo un giro al parco (i compiti non si sa ancora quando li faremo, ma a mia figlia questo particolare sembra di poco conto ...). Intanto ogni volta che sono lì mi rompo le scatole da morire, perché se non trovo conoscenti non ho nessuno con cui parlare e tra l'altro in questo periodo sono anche un po' sprovvista di letture (per questo mi devo stampare almeno un po' di pagine del libro di extramamma). E comunque, non posso concentrarmi molto sulla lettura, perché con un occhio leggo, ma con laltro vigilo ... (diventerò strabica!).

Alla ricerca dei bimbi perdutiDomani c'è il catechismo, mia figlia non lo frequenta, ma andremo egualmente davanti al patronato nell'orario di uscita. Nella piazzetta davanti al patronato spesso si fermano gruppi di bambini a giocare e magari troviamo anche qualche amichetto. Lo scorso mercoledì l'abbiamo fatto ed è andata splendidamente perché abbiamo trovato 3 compagne di Silvia e una mamma ha proposto di portare le bambine al parchetto vicino a casa sua (ma perché non a quello principale del quartiere, che distava solo 2 metri in più?!). Silvia si è così divertita che tornando a casa ha dichiarato: "E' stato uno dei giorni più belli della mia vita ..."



Dopo di che, 2 secondi dopo, è inciampata, caduta e si è rotta un ginocchio e le sue calze preferite .... (quel giorno lì era in gonna).

Bisogna soffrire e pagare col sangue anche per divertirsi ...

lunedì 26 aprile 2010

Ricerche da ridere


Ieri qualcuno è capitato qui cercando: immagini glitter movimentate buffe sugli avvocati. Che ridere ... mi immagino avvocati in toga che si affannano facendo corsette o balli di gruppo nell'aula del tribunale ... che cosa aveva in mente chi ha fatto questa ricerca ? (uhm, forse voleva cercare gif animate di avvocati...)
 
 Il testo di questa ricerca mi fa pensare anche un verso di una delle mie canzoni preferite, Notte prima degli esami di Antonello Venditti:
 
 
"Ma come fanno le segretarie con gli occhiali a farsi sposare dagli avvocati?"
 
 Specialmente se gli avvocati sono così movimentati... forse sono movimentati perché scappano dalle segretarie?



Muahhhahhhahhhahhh!!!!!!!!!

domenica 25 aprile 2010

La maestrina

w la sQuolaA Silvia piace tanto giocare a far finta che io sia una bambina piccola e lei la mamma o la maestra (a volte fa anche la pediatra). Quando faccio l'allieva e lei è la maestra, mi fa scrivere i pensierini. Più errori faccio più si diverte ... però le piace anche darmi dei bei voti alla fine dei miei finti compiti e se sbaglio questo costituisce un problema. Così l'altro giorno dopo avermi corretto quando ho scritto parole come qucinare, squola e insegnia, ha osservato rammaricata:


"Però con tutti questi errori non posso darti 10 e lode ... "



Poi ci ha pensato sopra e ha aggiunto:

"Facciamo così. Ti darò 8 e lode ..."

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